Ennesima nota stampa a firma di “Nuovo Sogno Agnonese”, gruppo di minoranza al Comune, in risposta all’ultimo comunicato inviato in redazione dalla maggioranza guidata da Lorenzo Marcovecchio. Al centro della discussione la crisi idrica che sta avvelenando il panorama politico locale. Scambi di accuse, polemiche, insulti reciproci stanno caratterizzando quella già ribattezzata l’infinita telenovela. Di seguito riportiamo la nota integrale di Nuovo Sogno Agnonese.
Per quanto sia palese che il gioco e i mezzucci che l’amministrazione comunale usa siano infantili e lascino il tempo che trovano, vanno chiarite alcune questioni. L’opposizione, in quanto tale, ha il compito di seguire l’andamento amministrativo ed eventualmente rilevare i problemi che invece gli attuali governanti preferiscono mettere in secondo piano per screditare il lavoro precedentemente svolto. Siamo certi che per loro sarebbe tutto più facile non avere opposizione ed eliminare così ogni forma di democrazia, ma è ora che prendano atto che, ahimè per loro, non siamo sotto dittatura! Prima della vittoria del centrosinistra alle elezioni comunali del 2011, in Agnone ci sono stati 12 anni di amministrazione comunale di centrodestra continuativi con due sindaci diversi, ma con una gestione sostanzialmente simile della cittadina. Su tutto l’acqua ha sempre rappresentato uno dei punti di “forza” delle amministrazioni di destra. Infatti, immancabilmente, ogni estate veniva riproposta l’attrazione turistica dell’autobotte comunale, esempio della lungimiranza politica e dell’agire per il bene collettivo. Con l’impegno il centrosinistra aveva risolto il problema dell’emergenza idrica in un paese di montagna garantendo l’acqua corrente h24.
È bastato un anno di amministrazione del sindaco missino per far ripiombare Agnone nel rivolo della vergogna e dell’inadeguatezza politica che si perde nella pochezza dell’insulto e della mistificazione della realtà.
È con questa certezza che riteniamo perfettamente inutile spiegare ancora una volta (visto che era chiarissimo) che il termine “ignoranza” era relativo al far leva sulla debolezza di chi IGNORA che certi servizi sono un diritto e non un favore che verrà puntualmente utilizzato come ricatto elettorale. E così “il Sindaco di tutti” insieme alla sua maggioranza finisce per dare dei “peones” e “tifo organizzato” a META’della popolazione che non l’ha votato ricordandoci una nota frase del Marchese del Grillo, nel famoso film : “perché io sono io e voi….”! Eppure basterebbe ascoltare, questo sì vestendosi di umiltà, tutti quei cittadini che gli hanno espresso preferenza che ora dichiarano “di non parlare per la vergogna”. Dove sono i fatti? Ce li elenchino in un’assemblea pubblica con tanto di democratico contraddittorio, con dati reali che aspettiamo con ansia, e vediamo se nell’anno e mezzo citato questa Amministrazione ha davvero prodotto qualcosa di pubblica utilità.