Alimentazione e salute, una nuova rubrica arricchirà il portale de l’Eco Alto Molise. E’ quella che sarà curata dalla biologa e nutrizionista di origini agnonesi, Rita Marinelli, attualmente in forza al Dipartimento di Fisiologia dell’Università di Valencia, in Spagna. In seguito riportiamo il suo primo pezzo.
Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo. Già Ippocrate di Cos la sapeva lunga. Siamo ciò che mangiamo. Il cibo è un’arma a doppio taglio, da un lato può favorire l’insorgenza e lo sviluppo di patologie di tipo cronico-degenerativo, e dall’altro può essere una difesa ottimale. Qui entrano in gioco gli alimenti funzionali, riconosciuti per la prima volta in Giappone nel 1980 come FOSHU (Food for Specific Health Uses). Gli alimenti funzionali sono alimenti contenenti molecole fisiologicamente attive con proprietà benefiche e di natura preventiva per l’organismo, al di fuori delle classiche proprietà nutrizionali (quelle mostrate nelle etichette). Non si parla solo di fitochimici, molecole naturalmente presenti nelle piante; ma anche di zoochemicals, composti presenti in cibi di origine animale. Cercando di superare il timore che la parola chimico scaturisce, la conoscenza degli alimenti contenenti queste molecole bioattive può aiutare nella scelta di ciò che finisce in tavola ogni giorno. Qualche esempio? Avena, succo di mirtillo, soia, aglio, probiotici e altri che verranno approfonditi nei prossimi articoli. Molto importante: non si parla di panacea, piuttosto di nozioni che derivano da studi di laboratorio e studi epidemiologici ultra approvati. Stay tuned!
Fonte: Clare M. Hasler, Functional Foods: Benefits, Concerns and Challenges—A Position Paper from the American Council on Science and Health. The Journal of Nutrition, Volume 132, Issue 12, 1 December 2002, Pages 3772–3781, https://doi.org/10.1093/jn/132.12.3772