TRIVENTO -Numerosi i premi arrivati alla scuola secondaria di primo grado di Trivento a conclusione, in questi giorni, delle diverse iniziative che hanno coinvolto gli alunni; soddisfazione è stata espressa dal Dirigente scolastico prof. Francesco Paolo Marra per i risultati conseguiti.
o Premio speciale per gli alunni della scuola secondaria di Primo grado di Trivento che, anche quest’anno, hanno risposto, con entusiasmo e numerosi, all’invito dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Termoli partecipando alla terza edizione del concorso “Promuovo il mio paese”, bandito dal Distretto Turistico Molise Orientale. La valorizzazione dei propri borghi di origine, gemme preziose incastonate in territori ancora poco conosciuti è stata ed è la finalità prioritaria dell’iniziativa, portata fino alla BIT (borsa internazionale del turismo) a Milano. Grande gioia al liceo “Jacovitti” di Termoli dove a premiare le scolaresche c’erano i padroni di casa e promotori dell’interessantissima iniziativa: il prof. onorevole Remo Di Giandomenico, commissario straordinario dell’ente e il Preside Antonio Franzese, responsabile della cultura, in rappresentanza del comune, il vice-sindaco prof.ssa Maria Chimisso, legata alla scuola di Trivento, essendo stata Dirigente della scuola secondaria di primo e secondo grado. E’ stata rimarcata l’importanza di difendere l’identità del proprio territorio d’origine, attraverso un processo di promozione turistica che, sostanziata dalla freschezza creativa dei ragazzi, può risultare vincente, tramite attività didattiche, anche di tipo laboratoriale, che consentano di sviluppare nuove competenze nei giovani. La partecipazione dei ragazzi di coordinati dai docenti Amalia Porfirio, Maria Fiorito e Don Antonio Guglielmi, è stata cospicua e creativa: numerosi video, per far conoscere le bellezze del centro tignino e dei comuni limitrofi, come Salcito, Roccavivara e del vicino Abruzzo, con Castelguidone. Gli alunni che hanno conseguito il prestigioso riconoscimento sono stati: per le classi prime: Di Paolo Giuseppe, Di Nunzio Chiara, Di Renzo Danila, Sallustio Ludovica, Colli Annalisa, Berardi Martina, Larivera Sara, Perrella Lorenza, Mastroiacovo Simona, Pavone Marco, Padula Simone, Ludovico Fabiano, Pavone Marco, Scarano Alessandra, Tucci Mario, Griguoli Stefano, Camardo Francesca, Griguoli Sara, Molinaro Mariateresa, Vasile Barbara, Marchetti Luca, Civico Greta, Molinaro Ilaria, Civico Viviana, Mastroiacovo Alessia, Fabbrocino Iole, Molinaro Benedetta, Natale Giulia, Fossaceca Fiorella, Molinaro Arianna, Sabatino Francesca; per le seconde Nicodemo Irene, D’Abbieri Grazia, Civico Maruska, Digiglio Giuseppe, Zullo Federico, Mancinella Giovanni, Fossaceca Sofia, Griguoli Anna, Ciafardini Martina, Di Lallo Umberto, Iocca Nicola, Meo Daniele, Palmieri Giulia, Cicchillitti Benedetta, per le terze: D’Ovidio Federico, Padula Cristian, Gianserra Juri, Dionisio Mattias, Mastroiacovo Franco, Scarano Omar, Sebastiano Caterina, Di Paolo Ester, Tucci Emanuele. Ad essere premiata anche la classe V della scuola primaria di Roccavivara, sotto la guida dell’insegnante Lucia Di Lisa. Anche ai docenti la menzione di merito.
• Seguiti dallo stesso team di insegnanti succitati, gli allievi hanno partecipato ad un altro concorso di rilievo, di riflessione creativa sul valore degli alimenti sani come il latte, bandito dall’Azienda Del Giudice “Il valore del latte”, appunto, giunto alla sua 27^ edizione; due gli ambitissimi secondi premi, sia per la categoria video che per quella canzone, sono stati assegnati rispettivamente a Mastroiacovo Alessia (I A) e Nicodemo Irene (II A) e a Ester Di Paolo e Caterina Sebastiano (III B)
• La 17^ edizione della borsa di studio dell’ADMO regionale, occasione di riflessione, in memoria di Carolina Sabatelli, su una tematica di importanza vitale e fondamentale come la donazione del midollo osseo, ha assegnato ben tre premi alla scuola di Trivento, nella sezione cartelloni; a classificarsi prima è stata una alunna della III B, Marianna Mastroiacovo, il secondo posto è stato attribuito a Mastroiacovo Alessia (I A) e Nicodemo Irene (II A), il lavoro dello scorso anno di quest’ultima addirittura è diventato la base grafica per il manifesto dell’Admo locale; il terzo premio, invece, se lo sono aggiudicate due alunne della III A Scarano Antonia e Stinziani Ilaria.
• Proseguono, inoltre, le iniziative relative alla giornata del dono; dopo aver celebrato il quattro ottobre, numerose sono state le attività legate proprio allo spirito che questo giorno vuole instillare nelle giovani coscienze; i ragazzi della secondaria di primo grado sono all’opera per realizzare il video che aderirà al contest nazionale e quest’anno parteciperanno al concorso anche i piccoli allievi della scuola dell’infanzia e primaria di Trivento, del plesso di Montagna e di quelli di Salcito e Roccavivara, piccoli creatori di sculture e disegni, guidati attentamente dalle insegnanti, attraverso cui esprimere, cos’è la dimensione autentica e pura del dono per i giovanissimi alunni.
• Sempre in linea con le iniziative del Donoday la partecipazione al concorso della Caritas nazionale: “Liberi da…liberi di…” è stata occasione di riflessione profonda su un tema attuale e complesso come quello delle dipendenze che oggi assumono forme sempre più subdole e legate al cambiamento dei tempi, basti pensare a quella da smartphone o alla ludopatia. Gli alunni hanno risposto all’invito di realizzare un elaborato grafico sul tema impegnandosi molto, l’occasione è stata propizia anche per realizzare un momento di approfondimento a cura degli alunni della III B, che hanno presentato in auditorium dei lavori digitali proprio sulle varie dipendenze, realizzato video e hanno avuto modo di ascoltare le parole di Don Alberto Conti. Il direttore della Caritas diocesana di Trivento, ha chiarito quale è la mission, come si dice oggi, dell’organismo pastorale della CEI, poi, attraverso la parabola del buon samaritano, ha spiegato ai ragazzi, come si coniugano i verbi del bene: vedere, ascoltare l’altro, curare, come faceva Don Milani con i suoi studenti che gli stavano a cuore: “I care” era il suo motto. Le persone in difficoltà, dipendenti da qualcosa, (basti pensare a quanto sia devastante la piaga dell’alcolismo nelle nostre realtà) vanno ascoltate, aiutate, indirizzate in centri di recupero perché possano essere sostenute, in un difficile percorso che, tuttavia, può concludersi con un ritorno alla vita, liberi da sostanze, da oggetti, dal proprio egoismo, poiché l’unica dipendenza concessa, nel rispetto di sé e degli altri, è quella dall’amore, che non soffoca, ma dona ossigeno emotivo, fondamentale per vivere.
Continuano le attività di fine anno scolastico, ragazzi pieni di idee positive, atleti, piccoli scienziati e attori sorprendenti che preparano le loro attività in una scuola che si rinnova e che mettendo, sempre, al centro i giovani ne garantisce, come detto, lo sviluppo di nuove competenze.