Ha mosso oggi i primi concreti passi, dal Centro Visite di Magliano de’ Marsi della Riserva Naturale Orientata “Monte Velino”, l’iniziativa “Camminiamo la biodiversità. Sugli Appennini alla ricerca dell’ecologia”, promossa dai Carabinieri Forestali, con il patrocinio del Consiglio Nazionale delle Ricerche e del Comune di Magliano de’ Marsi, con l’adesione delle Associazioni ecologiste WWF Abruzzo Montano, Salviamo l’Orso ed Appennino Ecosistema ed il sostegno fondamentale del Gruppo Escursionisti Velino e della Compagnia dei Cammini.
I camminatori hanno percorso i primi 7 km, coprendo un dislivello di circa 1200 metri, raggiungendo nel pomeriggio la Stazione di alta quota della Rete mondiale di Ricerca Ecologica a Lungo Termine LTER, gestita dai Carabinieri Forestali e dall’Università di Roma Tre, sul versante occidentale del Monte di Sevice.
Nella giornata di domani, sabato 21 luglio, dalle 10 alle 22, nella Stazione LTER tra 2100 e 2200 metri di quota, si terrà un BioBlitz, con rilevamento della vegetazione e del microclima, osservazioni faunistiche ed altre attività di interpretazione ambientale, con ecologi, botanici, zoologi e geologi. Domenica 22, infine, con partenza alle 9 dal Rifugio Capanna di Sevice, si riscenderà dal massiccio del Velino verso i Piani di Pezza (Rocca di Mezzo) percorrendo il suo versante settentrionale, caratterizzato da imponenti manifestazioni del glacialismo.
Alla partenza presso il Museo dell’Uomo e della Natura di Magliano de’ Marsi, l’iniziativa è stata illustrata dal Ten. Col. Bruno Petriccione, ecologo del Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro e coordinatore dell’iniziativa, dal Vice Coordinatore Nazionale della Rete LTER Italia Dr.ssa Maria Grazia Mazzocchi (della Stazione Zoologica di Napoli) e dalla ideatrice dei Cammini LTER Dr.ssa Alessandra Pugnetti (del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Scienze del Mare). Hanno poi salutato i partecipanti il Vice Sindaco di Magliano de’ Marsi Domenico Cucchiarelli ed un rappresentante del Gruppo Escursionisti Velino.
I camminatori, una quindicina, provengono da Venezia, Verona, Parma, Napoli, L’Aquila, Vasto e Roma. Durante il percorso, l’ecologo Bruno Petriccione, insieme all’entomologo Agostino Letardi (dell’ENEA di Roma), ha illustrato ai partecipanti le caratteristiche biotiche e abiotiche che fanno del Velino un gioiello naturalistico dei nostri Appennini Abruzzesi.
Giunti alla Stazione LTER, i camminatori hanno partecipato ai rilievi sulla vegetazione e il microclima della Stazione LTER, posta in un ambiente molto severo, con temperature estreme sotto lo zero per oltre otto mesi l’anno ed innevamento prolungato fino a sei mesi all’anno.
I dati rilevati oggi confermano la preoccupante tendenza, in corso da venticinque anni, all’adattamento all’aridità delle comunità vegetali d’alta quota, nelle quali è in corso un processo di graduale degenerazione, con forte diminuzione delle rare specie adattate ai climi più freddi e l’invasione di quelle più termofile. Per il quinto anno consecutivo si è rilevata la presenza di specie provenienti da quote inferiori, come l’orchidacea Gymnadenia conopsea, mai osservata nelle aree di campionamento negli anni precedenti. Gli effetti dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi di montagna si fanno sempre più evidenti: la forte riduzione della durata del manto nevoso sta provocando un processo di graduale degenerazione e banalizzazione, con forte diminuzione delle rare specie adattate ai climi più freddi e l’invasione di quelle più termofile.