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  • Bomba da 250 libbre con 30 kg di tritolo fatta brillare in sicurezza dai Guastatori dell’Esercito

    Si è conclusa con successo, nel pomeriggio di oggi, l’operazione di bonifica di un ordigno bellico risalente alla Seconda Guerra Mondiale, rinvenuto lo scorso 19 giugno nel territorio del Comune di Palena, località Colleveduta- Parco Fluviale.

    Per l’effettuazione delle operazioni, disposte con ordinanza del Prefetto di Chieti, Gaetano Cupello, è stato necessario sgomberare l’intero abitato di Palena, Comune di circa 1200 abitanti.
    Le attività tecniche sono state effettuate dagli artificieri in forza all’11° Reggimento Genio Guastatori di Foggia, i quali hanno portato a termine un intervento complesso articolato in due fasi distinte: la rimozione degli elementi di innesco mediante intervento a distanza e la successiva messa in sicurezza dell’ordigno, con trasporto controllato in cava per il brillamento, come stabilito nelle riunioni del Tavolo di Coordinamento in Prefettura, che si sono susseguite dal giorno del rinvenimento del residuato bellico,.

    La bomba d’aereo, di fabbricazione inglese, del peso di circa 115 kg (250 libbre) e con 30 kg di tritolo, era dotata di due congegni di attivazione, entrambi in cattivo stato di conservazione.
    Le operazioni sono state coordinate dal Centro Coordinamento Soccorsi, attivato presso la Prefettura e presieduto dal Prefetto Cupello, con la partecipazione dei componenti stabili dell’organismo e degli Enti interessati per l’occasione, e segnatamente il Questore Marseglia, il Col. D’Imperio, per il Comando Provinciale Carabinieri di Chieti, il Col. Fino, Comandante dell’11° Reggimento Genio Guastatori di Foggia, il Sindaco del Comune di Palena D’Emilio, i Sindaci dei Comuni di Taranta Peligna, Piccone, e di Santa Maria Imbaro, Di Nunzio, dove l’ordigno è stato fatto brillare, nonché i rappresentanti dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, della Provincia, del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, della Sezione di Polizia Stradale di Chieti, del Servizio 118, dell’ANAS, del Comando Vigili del Fuoco, dell’ARPA e della Capitaneria di Porto di Ortona.

    Il C.C.S. ha operato in costante contatto con il Centro Operativo Comunale di Palena il quale, rientrando detto comune nella zona di pericolo interessata dall’evacuazione, si è insediato presso il limitrofo Comune di Lettopalena, grazie all’ospitalità offerta dalla Sindaca De Vitis.
    Le attività di sgombero del Comune, che sono state attuate ad opera dell’Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Claudio D’Emilio, unitamente al trasporto dei soggetti malati con autoambulanze e mezzi messi a disposizione dalla ASL2 – Servizio 118 di Chieti, dalla Croce Rossa Italiana e dalla Agenzia Regionale di Protezione Civile, sono iniziate già dalle prime ore di questa mattina.

    L’evacuazione di circa 1200 persone, tra residenti e non, si è svolta senza criticità e si è conclusa alle ore 8.40 circa, seguita da una ricognizione da parte delle Forze dell’Ordine, supportate da un elicottero del R.O.A.N. della Guardia di Finanza Pescara, al fine di verificare l’eventuale permanenza di individui nella zona di pericolo.
    Una volta completata la predetta attività ricognitiva e ricevuta conferma, da parte del personale della Questura presente sul posto, dell’integrale sgombero del paese, il Prefetto, in sede di C.C.S., ha disposto che venissero avviate le operazioni.

    I militari dell’11° Reggimento Genio Guastatori di Foggia hanno, quindi iniziato le attività di disinnesco del residuato bellico alle ore 9.15, impiegando circa 30 minuti per la rimozione della prima spoletta.
    Trascorsi i 30 minuti di saturazione, il personale specializzato dell’Esercito ha iniziato le attività di rimozione della spoletta di coda, terminate alle ore 10:43.
    L’accesso alle strade comunali, statali e provinciali che conducono a Palena e ricadono nella zona di pericolo è stato interdetto, ad opera delle Forze dell’Ordine, di personale dell’ANAS e della Provincia, dalle ore 7:30 fino alla partenza del convoglio che ha trasportato l’ordigno, ormai disinnescato, presso la cava di Santa Maria Imbaro per il successivo brillamento.

    Il residuato è stato, infatti, caricato sui mezzi dell’Esercito e scortato verso la cava dalla locale Sezione di Polizia Stradale da due ambulanze, messe rispettivamente a disposizione dal Servizio 118 della ASL02 e dalla Croce Rossa Militare e da pattuglie del Comando Provinciale dei Carabinieri.
    Il convoglio è giunto alle ore 13:45 a Santa Maria Imbaro, dove le operazioni sono iniziate alle ore 14:00 e si sono concluse, con il brillamento dell’ordigno, alle ore 15:55, mentre la chiusura del C.C.S., a seguito di un’ulteriore verifica dell’area limitrofa alla cava, è avvenuta alle 16:05, con contestuale riapertura della zona precedentemente interdetta.

    Le attività, svolte sotto il coordinamento della Prefettura di Chieti, che ha definito la strategia operativa nel corso delle citate riunioni, si sono concluse senza criticità, grazie all’efficace sinergia tra tutte le componenti del Sistema di protezione civile e alle attività tecniche svolte dagli specialisti dell’11° reggimento Genio Guastatori, coordinati dal Comando delle Forze Operative Sud, i quali intervengono con regolarità su tutto il territorio nazionale per la bonifica di ordigni inesplosi.
    Solo nell’anno in corso sono stati effettuati 39 interventi, per un totale di 257 ordigni bonificati.

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