FOSSALTO – Ordinazione diaconale di Tarquinio Ritota. Il Vescovo Claudio Palumbo: «Nella preghiera chiedi di renderti conto di tanta umanità sofferente».
Paesi lontani e vissuti diversi nel pomeriggio di ieri, sabato 24 marzo, si sono riuniti presso la Chiesa “Santa Maria Assunta” di Fossalto per partecipare all’ordinazione diaconale di Tarquinio Ritota. Un percorso, quello del 57enne, esempio concreto di accoglienza e fraternità. Tarquinio, infatti, approda nella parrocchia di Fossalto più di dieci anni fa diventando fin da subito non solo parte integrante della comunità ma anche un importante esempio di fede. Nel corso degli anni e in linea con l’esortazione che il Vescovo di Trivento ha pronunciato nel corso dell’omelia, Tarquinio più volte si è fatto servo per seminare la parola di Dio. Monsignor CaludioPalumbo, infatti, ha ricordato che il diacono è un “interprete delle necessità delle comunità cristiane” e ha esortato il seminarista di pregare affinché si possa render conto della “tanta umanità sofferente” che ci circonda. Parole ricche di significato e pronunciate in una chiesa gremita non solo di fedeli ma anche di consacrati. Tra questi oltre al parroco di Fossalto, Marco Di Iorio, il padre spirituale del neo diacono, Osvaldo Rossi, e don Antonio Adducchio con il quale Tarquinio ha condiviso la grande passione per la musica. Sono state proprio le note e i canti del coro “La Gioia dei Viandanti” un ingrediente importante per condurre i fedeli alla preghiera. Un passo, dunque, importante e che sarà una vera palestra prima del sacerdozio.
Nuovo diacono in diocesi, a Fossalto l’ordinazione di don Tarquinio Ritota
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