Dopo due anni di lavori per restauro riapre al culto la chiesa madre di Chiauci, intitolata a San Giovanni Apostolo ed Evangelista. «In ogni pietra restituita, in ogni colta rinata, rifiorisce la speranza di un popolo che non ha mai smesso di credere» commenta Marco Di Pilla, vicesindaco di Chiauci, che ha preso parte alle celebrazioni presiedute dal vescovo di Trivento, Isernia e Venafro, monsignor Camillo Cibotti.
«Come amministrazione comunale – prosegue il vicesindaco – ci stringiamo attorno alle famiglie, ai giovani, agli anziani del paese, riconoscendo che questa chiesa non è solo un edificio, ma il cuore vivo della nostra storia, della nostra identità e della nostra fede. Il suo risuonare nuovamente segna un passo importante: non solo per tornare a celebrare, ma per ritrovarci insieme, più uniti e consapevoli del valore di ciò che ci appartiene e ci tiene uniti. Un sentito ringraziamento a tutti i parroci che hanno partecipato alla celebrazione, testimoniando con la loro presenza la forza della comunione della fraternità sacerdotale. Un pensiero riconoscente va inoltre a chi ha avuto l’intuizione e la lungimiranza di concorrere all’ottenimento del finanziamento grazie al quale è stato possibile avviare questo importare restauro. Un grazie sincero anche a tutti coloro che, con dedizione e spirito di volontariato, hanno contribuito concretamente alla riapertura della nostra chiesa madre. Con profonda gratitudine verso tutti coloro che hanno lavorato con passione e dedizione, e con gioia nel vederla rinata, invitiamo tutti ad entrare, a respirare questo nuovo inizio e a partecipare al cammino che ci attende».