Il Presidente della Provincia di Isernia, Daniele Saia, ha partecipato questa mattina a Macchiagodena all’inaugurazione di una panchina letteraria per celebrare il Giorno della Memoria.
«L’ultima intervista a Liliana Segre – ha commentato Saia – mi ha profondamente colpito. “Quando noi sopravvissuti saremo morti, i nostri diretti eredi e i bravi insegnanti ricorderanno per un po’, poi ci sarà una riga in un libro di storia e poi più neanche quella”. Queste le parole della senatrice a vita a “Che Tempo Che Fa”. Parole che scuotono e che rappresentano un monito doloroso e spaventoso. Parole che ci invitano a una profonda riflessione sul destino della nostra memoria».
«Gli orrori nazifascisti, le discriminazioni mosse dall’odio, la persecuzione degli ebrei e delle minoranze sono tutti episodi oscuri della nostra Storia. Pagine buie che, se dimenticate, rischiano di ripetersi. Tocca a noi, cittadini di oggi e di domani, contrastare l’oblio e far sì che la memoria di queste atrocità non venga ridotta a un semplice paragrafo su un manuale di scuola. Solo così possiamo evitare che la previsione di Segre si avveri».
«Deve essere nostro impegno scongiurare che nostalgici manipolatori distorcano i fatti per alimentare l’indifferenza e l’ignoranza. La verità storica – ha concluso il Presidente – va tutelata per onorare chi ha sofferto a causa di concezioni malate di giustizia nel mondo».