La Polizia di Stato di Chieti, durante l’attività di controllo del territorio in città, nel transitare nei pressi di una nota attività recettiva della città, notava la presenza di un soggetto, già conosciuto per i suoi trascorsi giudiziari, che alla vista degli operatori della Squadra Volante si allontanava repentinamente dal posto a bordo di una bicicletta elettrica; ne nasceva un inseguimento per le vie cittadine, fintanto che la pattuglia riusciva a bloccarlo e lo stesso aggrediva gli agenti con calci e pugni.
Nel corso del trasporto presso gli Uffici della Questura, il soggetto, nonostante fosse stato ammanettato, colpiva ripetutamente con la testa il vetro del finestrino posteriore dell’autovettura di servizio procurandone una parziale rottura.
I successivi accertamenti permettevano di stabilire che la bicicletta elettrica fosse di proprietà di uno dei dipendenti della struttura ricettiva, il quale non si era ancora accorto del furto ed al quale veniva restituito il mezzo del valore di circa mille euro in sede di formalizzazione di denuncia.
Il magistrato di turno disponeva la traduzione in carcere dell’arrestato in attesa della celebrazione del giudizio di convalida. L’attività si inserisce nel piano straordinario di controllo del territorio e della prevenzione dei reati predatori voluta dal Questore della provincia di Chieti.