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  • Sospensione del servizio Tac con contrasto al Caracciolo, Greco: “Ennesimo schiaffo alla sanità pubblica”

    “Sono stanco. Stanco di dover sempre raccontare la stessa storia: quella di una sanità pubblica che muore a piccoli colpi, mentre chi dovrebbe proteggerla la smantella pezzo per pezzo con un’indifferenza che rasenta la crudeltà. L’ultima perla? La sospensione degli esami della Tac con mezzo di contrasto all’ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone. Un fulmine a ciel sereno che ha colpito non solo i pazienti – costretti ancora una volta a pellegrinaggi sanitari degni del Medioevo – ma anche il personale medico”. E’ l’incipit del post pubblicato sui social dal capogruppo del M5S in Consiglio regionale, Andrea Greco che denuncia l’ultimo episodio verificatosi nel presidio di area particorlamente disagiata.

    “Pensate un po’: l’anestesista di turno martedì si è presentato regolarmente al lavoro, ignaro della decisione presa sopra la sua testa. Un’organizzazione da terzo mondo, mascherata da efficienza amministrativa. Ma la cosa che più mi indigna non è solo l’incompetenza tecnica – quella ormai è il marchio di fabbrica di questa gestione – ma l’arroganza del silenzio. Nessuna spiegazione ufficiale, nessun cronoprogramma per il ripristino, nessuna assunzione di responsabilità. Solo il vuoto pneumatico di chi governa senza curarsi delle conseguenze delle proprie decisioni” aggiunge Greco.

    “Dopo anni di battaglie per riconquistare quella Tac, eccoci qui: con un colpo di spugna si cancella tutto. E mentre i cittadini delle aree interne vengono abbandonati al loro destino, dove pensate che vadano a curarsi? Ovviamente nel privato o addirittura fuori regione. È il solito macabro gioco: si smantella il pubblico, resta il bisogno e a soddisfarlo sono i privati. E l’amministrazione comunale di Agnone? Quella si è ‘svegliata’ solo ora. Dopo anni di acquiescenza silenziosa ai capricci dell’Asrem, improvvisamente scopre l’indignazione. Meglio tardi che mai, verrebbe da dire, se non fosse che questo tardivo risveglio ha tanto un sapore pre-elettorale”.

    “La verità è che stiamo assistendo alla più grande fallimento dei valori costituzionali, nella storia recente del Molise. Mentre si gioca a monopoly con gli ospedali – conclude Greco-, i cittadini pagano il prezzo più alto. Continuerò a denunciarlo, anche se dovessi rimanere l’ultima voce fuori dal coro in questa regione che ha scelto di morire in silenzio”.

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