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    SCHIAVI DI ABRUZZO – Profughi in arrivo anche a Schiavi di Abruzzo.

    Dopo Castiglione Messer Marino, Palmoli e Carunchio, anche Schiavi di Abruzzo si appresta ad ospitare i richiedenti asilo provenienti dai paesi dell’Africa.

    La notizia è ancora riservata, tenuta nel più stretto riserbo forse nel tentativo di non ingenerare allarme sociale in paese. Ma l’indiscrezione, come accade spesso, è arrivata alla nostra redazione e trova conferma dagli ambienti dell’amministrazione comunale e soprattutto dagli amministratori dei Comuni vicini.

    La cooperativa sociale Matrix, con sede a Vasto e che gestisce la struttura di accoglienza profughi di Palmoli e di altri centri dell’Alto e Medio Vastese avrebbe rilevato o comunque preso in gestione l’immobile ubicato in località Monte Pizzuto, a qualche chilometro dall’abitato di Schiavi.Migranti3

    I locali hanno ospitato, negli anni scorsi, un ristorante albergo. Poi per decenni la struttura è rimasta abbandonata, esposta alle intemperie e all’azione degradante degli agenti atmosferici. Pare però che i lavori di sistemazione siano già cominciati. Alcune imprese del posto stanno già lavorando e qualcuno, in paese, è stato addirittura contattato per la possibilità di fare le pulizie nei locali.

    La potenzialità ricettiva è di una trentina di stanze, dunque orientativamente in grado di ospitare una sessantina di migranti. A Carunchio ne sono ospitati una trentina, ad esempio, a Palmoli sono invece circa settanta. Gli ospiti, profughi e richiedenti asilo, solitamente restano nelle strutture individuate dalla Prefettura per circa sei mesi, prima di poter ottenere il visto, i documenti che certificano lo status di rifugiato politico. Ottenuti quei documenti i migranti sono liberi di muoversi all’interno dell’Unione Europea, non da clandestini, ma da immigrati regolari.

    L’amministrazione comunale di Schiavi, come quelle di altri centri in cui già sono attivi i centri di accoglienza, non spenderà un centesimo. L’intero costo dell’operazione è affrontato infatti dalla Prefettura, sempre con fondi pubblici dunque. il tempio da dietro

    E pare che le amministrazione comunali non abbiamo molta voce in capitolo in merito alla questione. Il tutto è gestito dalla Prefettura che, avuta la disponibilità di un immobile adatto, dispone il trasferimento di un certo numero di richiedenti asilo. Pagando tutte le spese del caso.

    I tempi per il concretizzarsi dell’operazione non sono ancora noti. I lavori di adeguamento e messa in sicurezza dell’immobile richiederanno alcuni mesi realisticamente.

    Poi anche Schiavi di Abruzzo avrà i suoi migranti. Un grosso business per la cooperativa che gestirà la struttura, ma che avrà ricadute positive per l’economia del paese, anche per la creazione di qualche posto di lavoro.

    Francesco Bottone

    effebottone@gmail.com

     

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