Il Consiglio nazionale Uncem riunito ieri ha espresso la necessità di individuare nuove risorse economiche per finanziare il FOSMIT, Fondo nazionale per lo sviluppo delle montagne italiane. Dovrà farlo il Governo con il Parlamento, mentre oggi si esamina alla Camera dei Deputati – verso l’approvazione prima della ulteriore lettura al Senato – il disegno di legge sulla montagna.

Proprio il ddl dimezza i 200 milioni che negli ultimi due anni sono stati trasferiti dallo Stato alle Regioni. Il 50 per cento del fondo nazionale montagna, a partire dall’annualità 2025, verrà utilizzata per finanziare gli interventi della legge. Sono positivi e importanti, come gli incentivi a imprese giovani, a insegnanti e a medici, attraverso credito d’imposta fiscale.
«Sarà importante aumentare complessivamente il fondo, come Uncem chiede da un anno. – evidenzia il Presidente nazionale Uncem, Marco Bussone – Non si riducano i 200 milioni che vengono trasferiti, a partire dal 2023 alle Regioni. Anzi, si aumenti quel fondo, ribadisce il Consiglio nazionale Uncem, anche con un preciso accordo tra i Ministri Calderoli e Foti, visto che entrambi possono agire sulle medesime aree, montane e interne del Paese».
L’Associazione ha espresso al Governo forti perplessità sull’articolo nelle “abrogazioni” del disegno di legge che prevede un taglio di risorse proprio destinate a Uncem, sancite dalla legge di bilancio 2020, per azioni volte alla formazione negli Enti locali, nonché al supporto operativo alle Strategie di Green Community. «L’articolo della finanziaria – evidenzia Marco Bussone – non è stato finora attuato e ora viene abrogato senza motivo, non essendovi ostacoli tecnici all’attuazione e al varo del decreto attuativo. Proseguiamo nel lavoro, ma chiediamo al Parlamento di evitare riduzioni di risorse e tagli».