Abitanti, Luoghi, Voci, Esperienze, Acqua, Racconti, Incontri sul Verrino, l’acronimo è ALVEARI, è il titolo del ciclo di eventi pubblici itineranti che, tra agosto e ottobre 2025, attraverserà la Valle del Verrino con camminate, laboratori, momenti di confronto, di dialogo e restituzioni collettive.

L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto MappInTur – Mapping partecipativo del patrimonio territoriale della Valle del Verrino, promosso dall’Università degli Studi del Molise, coordinato dal Prof. Marco Petrella – Dipartimento di Bioscienze e Territorio, CenTuries Centro Studi sul Turismo – nell’ambito del PNRR CHANGES – Spoke 9 (Università Ca’ Foscari Venezia), in collaborazione con il GAL Alto Molise e con il partecipato e attivo coinvolgimento dei comuni di Agnone, Capracotta, Castelverrino, Civitanova del Sannio, Pietrabbondante e Poggio Sannita, associazioni, imprese, ricercatori e comunità locali ed enti territoriali.
Il percorso è stato presentato ufficialmente con la conferenza stampa giovedì 7 agosto, ad Agnone presso le Antiche Fonderie del Rame, lungo il torrente Verrino.

E’ stata l’occasione per restituire al territorio l’articolazione delle attività previste e per condividere il senso di un progetto che intende fare della mappatura partecipativa un dispositivo di ascolto e narrazione, oltre che di attivazione civica.
Il calendario degli eventi prenderà avvio l’11 agosto con un laboratorio dedicato al riconoscimento e alla raccolta delle erbe spontanee del territorio.
A seguire, il 12 agosto, è in programma un acqua trekking nel Verrino che propone un approccio territoriale e sensoriale al paesaggio fluviale.
Sabato 30 agosto sarà la volta del seminario dal titolo Tradizione agricola e paesaggi del gusto. Colture e saperi per il futuro del Verrino, con il coinvolgimento di agronomi, studiosi del paesaggio e operatori locali: un momento di confronto pubblico sulle pratiche agricole del passato e sulle possibilità di sviluppo sostenibile dell’area.
A questi si affiancano, lungo tutto il percorso, raccolte di memorie orali, esplorazioni sul campo, interviste, attività cartografiche e laboratori di restituzione, con l’obiettivo di costruire una mappa condivisa del patrimonio territoriale della Valle.
Proprio in quest’ottica nasce anche il concorso fotografico “Voci del Verrino” che invita abitanti e visitatori a restituire attraverso le immagini uno sguardo personale sul paesaggio fluviale, sui suoi dettagli, sulle relazioni che lo abitano e lo hanno caratterizzato.
Le fotografie selezionate costituiranno un archivio visivo collettivo che sarà esposto in forma itinerante e restituito pubblicamente durante gli eventi di ottobre.
Tre gli appuntamenti di maggiore richiamo che segneranno la parte conclusiva del progetto.
Si parte il 17 e 18 ottobre con il laboratorio itinerante Che cos’è un fiume?
Due giornate di cammino, ascolto e narrazione. Il fiume sarà esplorato come paesaggio da rappresentare, spazio relazionale e dispositivo di immaginazione territoriale, con restituzioni anche in forma grafica con l’ausilio di una illustratrice.
Il 24 e 25 ottobre, ad Agnone, si terrà il convegno di respiro europeo e d’oltreoceano Beyond Community. New directions in participatory mapping and territorial practices, che riunirà studiosi da diversi contesti internazionali per un confronto sulle forme emergenti di mappatura e partecipazione nei territori. Un’occasione per riportare al centro del dibattito scientifico e pubblico le potenzialità trasformative e i limiti della cartografia come pratica sociale e collettiva.
Il terzo evento che chiuderà il ciclo, il 30 ottobre, con la presentazione pubblica del romanzo “Gli uomini pesce” di Wu Ming 1.
L’incontro rappresenterà un ulteriore momento di connessione tra scrittura, immaginari d’acqua e pratiche territoriali.
MappInTur è un progetto di ricerca-azione che si fonda sull’idea che i luoghi siano spazi di relazione. Attraverso metodi di deep mapping, attività sul campo, narrazioni partecipate, laboratori creativi e strumenti come il WebGIS narrativo e la costruzione in un marchio ombrello, si intende costruire uno strumento per il territorio che contempla, tra l’altro, itinerari turistici sostenibili, emersi dal basso, fondati sulla percezione degli abitanti e sulla memoria del territorio.
Il progetto mira a innescare forme di coinvolgimento civico e turistico che valorizzino il paesaggio fluviale non come risorsa da sfruttare, ma come tessuto relazionale da abitare e raccontare.