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  • Sparano ai passanti dall’auto, “cecchini” del soft air incastrati dai Carabinieri

    I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Montesilvano, da venerdì 8 agosto erano sulle tracce di un gruppo che aveva preso di mira come “bersaglio” bagnanti, turisti e passanti occasionali. In quell’occasione era stato attinta una persona anziana che circolava in bicicletta per le vie di Montesilvano.  “Il gioco”, proseguiva nei giorni successivi ed era sempre lo stesso. Consisteva nel colpire ignari pedoni o persone a bordo di moto/scooter con l’esplosione di un pallino lanciato da una pistola ad aria compressa. Vari episodi, nove le vittime identificate, tra Montesilvano, Spoltore e Pescara, tra questi anche una bimba di 4 anni e una ragazza di 13.

    Le azioni compiute da questi folli giovani potevano avere conseguenze molto gravi poiché i colpi erano sempre stati indirizzati verso la parte alta del corpo dei malcapitati, quindi solo per casi fortuiti i pallini non hanno attinto occhi o zone del volto più vulnerabili e sono state riportate solo lievi lesioni.

    È iniziata una vera e propria caccia all’uomo, attraverso le dichiarazioni dei testimoni e l’esame dei sistemi di video sorveglianza e che avevano ripreso l’auto più volte segnalata, addirittura in una fase esecutiva dell’azione. Chiaramente si vede come gli autori degli spari attingevano le vittime mentre erano alla guida di moto o scooter rischiando di farli cadere coinvolgendoli loro malgrado, in pericolosi incidenti.

    Nella tarda serata di ieri, i “soggetti” sono tornati in azione a Spoltore a bordo di una Fiat Panda di colore celeste, nei pressi di un locale commerciale dove avevano attinto alla coscia una ragazza con il solito colpo esploso con la pistola ad aria compressa. Questa volta il gioco è finito male poiché il Comandante della Stazione di Spoltore, libero dal servizio, mentre transitava a bordo del suo scooter a Pescara in via Monte Faito, notava la vettura segnalata lì appostata con alcune persone a bordo che stavano continuando nel solito tiro a segno senza che ancora avessero colpito nessuno. Il sottufficiale immediatamente si fermava e richiedeva ausilio sul posto alla Centrale Operativa del NUE 112 che allertava le volanti della Questura di Pescara in quel momento competenti per quel quadrante di territorio.

    Gli operatori della Polizia di Stato identificavano due dei tre soggetti che erano a bordo della Fiat Panda e finalmente si giungeva al sequestro di una pistola ad aria compressa, perfetta replica di pistola Beretta 92 priva del tappo rosso, ancora con i pallini all’interno del serbatoio e la bombola di ricarica. Espletate le formalità di rito veniva avvisata la locale Autorità Giudiziaria a cui venivano inviati gli atti.

    L’intervento ha scongiurato il ripetersi di altri spiacevoli episodi che in questi giorni hanno creato tensione ed allarme nella città adriatica.

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