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  • Study Trip: studenti da tutto il mondo a Castel del Giudice. Gentile: «Laboratorio vivo di rigenerazione»

    Studenti da tutto il mondo a Castel del Giudice hanno partecipato allo “Architectural Study Trip – Planning in Historical Context Studio“, organizzato dai professori Andrea Di Giovanni e Federico Di Cosmo del Politecnico di Milano e volto a conoscere in maniera immersiva il processo di rigenerazione urbana e culturale in atto sul territorio, alla luce del progetto “Castel del Giudice Centro di (ri)Generazione dell’Appennino” vincitore del Bando Borghi-Linea A del PNRR. Sono sempre più le università interessate alle iniziative di Castel del Giudice e che fanno richiesta per svolgere studi e ricerche sul campo.

    Dopo l’accoglienza degli studenti del Politecnico di Milano da parte del sindaco Lino Gentile, è seguita la visita a Borgotufi, esempio virtuoso di recupero e di riqualificazione di spazi che un tempo erano stalle e fienili, riconvertiti grazie ad una partnership pubblico-privata in un albergo diffuso, fiore all’occhiello di un turismo lento, sostenibile e al di fuori delle rotte tradizionali. Particolare attenzione è stata poi dedicata all’analisi dei sette edifici e spazi pubblici oggetto dei progetti di rigenerazione finanziati dal PNRR, guidati dall’ing. Rosita Levrieri, Responsabile Unico del Progetto “Castel del Giudice Centro di (ri)Generazione dell’Appennino” insieme al gruppo di lavoro dell’Ufficio di Rigenerazione.

    “Castel del Giudice è un laboratorio vivo, un luogo in cui la rigenerazione si costruisce ogni giorno attraverso il dialogo tra esperienze e nuove visioni – ha affermato Lino Gentile –. Accogliere gli studenti e i ricercatori del Politecnico di Milano significa aprire il nostro territorio al confronto con chi studia il futuro delle comunità, ma anche offrire l’opportunità di conoscere da vicino un modello che ha scelto di reagire allo spopolamento investendo su sostenibilità, coesione sociale e qualità della vita. Solo così le aree interne possono diventare motori di innovazione e di cambiamento reale”.

    “Per noi è stato molto importante – ha aggiunto l’Ing. Levrieri – aver avuto la possibilità di illustrare con passione e dedizione i nostri progetti di rigenerazione non solo fisica e architettonica, ma anche sociale, economica, ambientale e culturale a studenti provenienti da luoghi distantissimi e aventi culture molto diverse; aver lasciato in ognuno di loro un segno, che ci è stato restituito con una raccolta dei loro pensieri, è stato per noi davvero significativo. Leggere che molti di loro hanno definito Castel del Giudice, piccolo centro delle aree interne, “il mio posto del cuore” ha trasmesso a tutti noi ancora più fiducia ed entusiasmo per il lavoro che stiamo conducendo come Centro di Rigenerazione. Un grazie in particolare va ad ogni singolo componente del Team di lavoro che con impegno quotidiano rende possibile tutto questo ed ai Professori che hanno scelto il nostro territorio per lo study trip”.

    Successivamente, Luciana Petrocelli ha condotto gli studenti al Centro Studi Casa Frezza, di cui è responsabile, associazione che gioca un ruolo cruciale sul territorio con attività di doposcuola, ripetizioni, potenziamento studio, corsi, preparazione esami, centro di ricerca, co-working, biblioteca, eventi culturali (tra cui la rassegna letteraria Radicalmente) e attività ludiche. Lo Study Trip si è concluso con un pranzo negli spazi dell’Azienda Agricola Melise, dove Emanuele Scocchera ha illustrato agli studenti il processo di trasformazione in meleti biologici di circa 50 ettari di terreni in disuso, e la riscoperta e la valorizzazione di oltre 60 varietà antiche autoctone di mele, oggetto di sperimentazione nel Giardino delle Mele Antiche, soffermandosi anche sulla storia del birrificio agricolo Malto Lento, le cui tipologie di birra nascono dall’orzo coltivato a Castel del Giudice.

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