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  • Terremoto Civitacampomarano, Vigili del fuoco testano la capacità di reazione della colonna mobile

    I Vigili del Fuoco della Direzione Regionale del Molise sono stati impegnati, nei giorni scorsi, in una esercitazione nazionale caratterizzata dal tema “Terremoto di Civitacampomarano (CB)”. Questo tipo di esercitazioni è mirato a testare la capacità operativa del sistema di “Colonna Mobile”, proprio del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco che, in caso di eventi rilevanti, permette di mettere in campo uomini e risorse strumentali provenienti anche, negli scenari più gravosi, dall’intero territorio nazionale in tempi relativamente brevi, di fatto limitato a quelli necessari per gli spostamenti.

    In questa circostanza lo scenario ipotizzato è stato quello di un sisma di magnitudo Mw 5.3, con epicentro in prossimità del comune di Civitacampomarano (CB) che, secondo i protocolli stabiliti, prevedrebbe un allertamento a livello regionale con la regia del Centro Operativo Nazionale.

    Nei 5 giorni di esercitazione sono state mobilitate circa 200 unità dei Vigili del fuoco dei Comandi di Campobasso e Isernia che hanno composto i cosiddetti “Moduli”, diversificati a seconda delle necessità e degli scenari di intervento simulati.

    Come accade infatti nella realtà, in circostanze del genere l’approccio prevede l’invio nelle zone interessate dall’evento di personale tecnico specializzato nelle valutazioni del danno e nell’individuazione delle eventuali vittime coinvolte; tale attività permette di stabilire la tipologia e l’entità delle risorse da destinare in modo efficace alle operazioni di soccorso e agli interventi di salvaguardia della cittadinanza.
    Simulando quanto previsto sin dalle prime fasi di gestione di un’emergenza locale, sul posto è stato inviato il furgone UCL (Unità di Comando Locale), che svolge le funzioni di PCA (Posto di Comando Avanzato) per la gestione delle squadre operanti nell’area colpita e di sala operativa per la ricezione diretta delle richieste di soccorso da parte della popolazione locale. Il PCA è stato ubicato in prossimità del COC (Centro Operativo Comunale) di Civitacampomarano che, oltre a costruire un supporto logistico, è stato anche un punto di riferimento operativo con la presenza del Sindaco Paolo Manuele con il relativo Ufficio Tecnico e dei Carabinieri del Comando Provinciale di Campobasso attraverso la stazione di Civitacampomarano.

    Il personale intervenuto, in funzione delle varie professionalità possedute, ha effettuato manovre di estricazione di vittime dalle macerie (Urban Search and Rescue), soccorso su corda di feriti in luoghi confinati (tecniche Speleo Alpinistiche), recupero di sorgenti radioattive (NBCR) previa attivazione del relativo piano della Prefettura di Campobasso, soccorso in aree fluviali/lacustri, contenimento di movimenti franosi con macchine per la movimentazione del terreno, allestimento di presidi destinati alla logistica dei soccorritori ed un’azione di pianificazione e gestione su base cartografica digitale dell’area interessata.

    L’ occasione si è rivelata utile a mettere alla prova il sistema di comunicazione e allertamento della Prefettura di Campobasso nonché ad affinare i protocolli di interoperabilità con il personale sanitario della medicina di emergenza, partner quotidiano negli interventi di soccorso.

    Innovativo l’uso dell’intelligenza artificiale per la creazione degli scenari, sviluppando immagini realistiche dei crolli degli edifici, visibili tramite link con QR code apposto sugli edifici, ed utili per addestrare il personale impegnato nell’attività di Ricognizione Esperta e Caratterizzazione Strategica (RECS) e contestuale individuazione dei siti dove è possibile rinvenire vittime vive; in tale contesto è stata utilissima la partecipazione di figuranti appartenenti al gruppo di Volontariato dell’associazione nazionale della Polizia di Stato e dell’ODV S.Antonio ETS Guglionesi, che hanno interpretato la popolazione colpita e hanno permesso di addestrare il personale nel gestire il cosiddetto “effetto barriera” dovuto all’interazione con la popolazione e allo stesso tempo raccogliere le informazioni utili per individuare le vittime disperse.

    Presenti nella giornata conclusiva il Prefetto di Campobasso, Michela Lattarulo con i propri collaboratori, oltre al sindaco di Civitacampomarano, testimoni diretti di una simulazione del recupero di opere d’arte, secondo gli specifici protocolli previsti per tale tipologia di attività. Lo storico e culturalmente rilevante centro abitato di Civitacampomarano con le proprie strutture e organizzazione di protezione civile si è rivelato particolarmente adatto per ospitare l’impegnativa esercitazione, utile per rendere sempre più efficiente e sinergico il modello di risposta dei Vigili del Fuoco e delle altre Istituzioni deputate alla gestione delle emergenze.

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