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  • A Ortona la cerimonia del ricordo dei caduti del Commonwealth, il sindaco: «La nostra città non dimentica»

    “E’ un sentimento forte quello che unisce la nostra città al popolo canadese, testimoniato dalle tante persone che ogni anno tornano qui, nel segno di un legame profondo, di un impegno civile e di un’amicizia che il tempo non indebolisce. La vostra presenza numerosa, in questo luogo di memoria e di rispetto tra i popoli, ne è la prova più viva. Insieme, sappiamo che non dimenticheremo. Ortona non dimentica. Non dimentica i giovani che riposano in questo cimitero, il cui spirito ci chiede di continuare a cercare la pace, di porre fine ai conflitti che ancora feriscono il mondo”.

    Lo ha affermato il sindaco di Ortona, Angelo Di Nardo, durante il tradizionale appuntamento con la cerimonia del Ricordo, nel corso della quale è stato reso omaggio ai caduti del Commonwealth.

    Due i momenti che hanno caratterizzato la giornata, a cui hanno preso parte rappresentanti diplomatici, autorità civili e militari e cittadini, a testimonianza del legame che unisce da sempre Ortona al popolo canadese. Le celebrazioni hanno avuto inizio in Piazza degli Eroi Canadesi, con la deposizione delle corone da parte di S.E. Elissa Golberg, ambasciatrice del Canada in Italia, del generale Peter Scott, vice comandante del JFC Naples, del tenente colonnello onorario John Newman del 3° Gruppo Pattuglia Ranger Canadese, e del sindaco Angelo Di Nardo, in rappresentanza dei cittadini ortonesi. Poi la commemorazione è andata avanti al Cimitero di Guerra Moro River, dove riposano 1.375 militari del Commonwealth, caduti durante la Battaglia di Ortona.

    Quest’anno la cerimonia ha assunto un valore speciale: il 2025 segna l’80° anniversario della fine ufficiale della Seconda Guerra Mondiale, occasione per riaffermare l’impegno della città nella promozione della memoria storica e della cultura della pace. Nell’ambito delle celebrazioni, ieri pomeriggio, il sindaco Angelo Di Nardo, ha ricevuto in Comune l’ambasciatrice del Canada in Italia, Elissa Golberg, accompagnata dal colonnello Julien Richard, addetto militare delle forze armate canadesi. Un incontro in cui si è parlato delle possibilità di collaborazione nel prossimo futuro.  

    “Ortona è onorata di essere parte di questa ricorrenza internazionale – ha detto il sindaco nel corso del suo intervento – Lo siamo come comunità, lo siamo come custodi di questo luogo che accoglie i figli del Canada caduti per la libertà. Il papavero rosso, che molti oggi portano sul bavero sinistro, è simbolo di questa memoria condivisa: fiore nato tra le sepolture dei soldati nelle Fiandre, ricorda il sangue versato e al tempo stesso la speranza che rifiorisce. È un invito a non dimenticare chi sacrificò se stesso per un mondo migliore”.

    “Il 2025 – ha proseguito – segna l’ottantesimo anniversario della fine ufficiale della Seconda guerra mondiale: otto decenni da quel momento in cui l’umanità poté finalmente tornare a sperare in un futuro di libertà e di ricostruzione. L’11 novembre, alle ore 11, l’undicesima ora dell’undicesimo giorno dell’undicesimo mese, il mondo si ferma per ricordare. È l’ora in cui, nel 1918, fu firmato l’armistizio che pose fine alla Prima guerra mondiale. Da allora, nei paesi del Commonwealth e non solo, si celebra il Remembrance Day, con cerimonie solenni nei cimiteri di guerra. La nostra città, medaglia d’oro al valor civile, ricorda anche i suoi caduti, anche loro vittime di una battaglia di libertà, anche loro voci che chiedono pace”.

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