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  • Suor Grace tenta di truffare i residenti di Agnone

    La star del momento, in Alto Molise, non è solo l’orso di Montecastelbarone, ma anche tale Suor Grace, una donna piuttosto sfortunata che tuttavia sta tentando di truffare più di qualche agnonese. Alcuni lettori, infatti, segnalano alla nostra redazione di aver ricevuto in questi giorni una email strappalacrime dall’indirizzo di tale Amanda Ulrika Gustafsson (tt2312830@gmail.com).

    Nel testo si legge: «Sono sposata con il signor Ali Gustafsson, che ha lavorato presso l’ambasciata svedese in Costa d’Avorio per nove anni prima di morire nel 2011. Siamo stati sposati per undici anni senza figli. È morto dopo una breve malattia durata solo quattro giorni. – che sfiga – Prima della sua morte, entrambi eravamo cristiani rinati. Dopo la sua morte ho deciso di non risposarmi né di avere figli fuori dalla mia casa coniugale, cosa che la Bibbia vieta. Quando mio marito era in vita, ha depositato la somma di 2,7 milioni di dollari in banca qui, sul conto sospeso di Abidjan. Attualmente, il fondo è ancora in banca. Di recente, il mio medico mi ha detto che ho una grave malattia, un cancro. – ancora più sfiga – Ciò che mi preoccupa di più è il mio ictus. Conoscendo la mia condizione, ho deciso di donare questo fondo alla chiesa o a coloro che utilizzano questo denaro nel modo che consiglio qui. Vorrei che qualcuno usasse questo fondo per orfanotrofi, vedove, per promuovere la parola di Dio e l’impegno per il mantenimento della casa di Dio».

    E fin qui la storiella catastrofica di una coppia anziana e piuttosto sfortunata. Poi la richiesta esplicita: rispondere alla email fornendo nome completo, indirizzo, occupazione e anche una foto. Firmato Suor Grace Makola per conto della signora Amanda Ulrika Gustafsson. Chiaramente si tratta di un tentativo di truffa e dunque non bisogna né rispondere alla email, tantomeno fornire i propri dati anagrafici. Raccomandazioni ripetute più volte anche dalle autorità, ma nonostante questo qualcuno ancora casca nel tranello e viene truffato. Chiunque avesse ricevuto quella email o simili, non deve rispondere e, se lo ritiene, segnalare il tutto alla Polizia postale che combatte i crimini on line. Solo nei giorni scorsi la Polizia postale di Isernia ha scoperto e denunciato quattro truffatori.

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