Caccia al colombaccio, un altro pasticcio: la delibera c’è… ma non si vede, come il trucco dei sedicenti maghi.
L’approssimazione e la mancanza di notizie certe ed ufficiali regnano sovrani in Regione Abruzzo.
Ieri sera la giunta regionale ha dato l’ok alla proroga della caccia al colombaccio fino al prossimo 10 febbraio. A confermarlo alla nostra testata, proprio al termine della seduta, l’assessore regionale alla Caccia, Dino Pepe. 
Quindi oggi si può andare a caccia oppure no? E’ la domanda che si sono posti molti cacciatori abruzzesi questa mattina.
In effetti sul sito della Regione la fantomatica delibera non è stata ancora pubblicata quando sono ormai le ore dodici.
L’Eco ha alzato il telefono e chiamato la struttura tecnica dell’assessorato regionale alla Caccia. Dopo quasi un’ora di inutili tentativi, finalmente qualcuno di quei dipendenti pagati con denaro pubblico si è deciso a rispondere al telefono.
«Non sappiamo ancora se la proroga al colombaccio è operativa da oggi o da domani. – ha spiegato, leggermente imbarazzata, una gentile collaboratrice dell’assessore Pepe – Stiamo provando a farci mandare dalla segreteria della Giunta il numero della deliberazione assunta ieri sera tardi. Non appena avremo quel numero, realisticamente tra un’ora, saremo in grado di dare qualche notizia più dettagliata. Al momento il consiglio che diamo ai cacciatori è di non uscire a caccia, per via di questa situazione di incertezza e comunque per evitare problemi».
Un primo ritardo nella partenza della proroga si era registrato a causa di un parere tardivamente richiesto all’Ispra da parte della Regione. Ieri notte, finalmente, la firma sulla delibera, ma oggi ancora l’incertezza e un altro giorno perso. Questa proroga al colombaccio, insomma, si sta rivelando l’ennesima farsa per i cacciatori abruzzesi, che pure pagano fior di tasse per esercitare lecitamente la loro passione.
Francesco Bottone
effebottone@gmail.com
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PS: Alle ore 12,49, a distanza di oltre dodici ore dalla fine della Giunta, sul sito della Regione è stata pubblicata finalmente la delibera n. 48 del 2 febbraio che autorizza il prelievo del colombaccio.