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  • Ambito Sociale, il Pd annuncia battaglia: «L’Alto Molise non può essere il territorio del ridimensionamento»

    Tutto lo stato maggiore del Partito democratico riunito ad Agnone, nella sala del Consiglio comunale, domenica, per ribadire un fermo e deciso “no” alla riorganizzazione della rete assistenziale e sociale che vedrà penalizzato, ancora una volta, il territorio dell’Alto Molise, vittima sacrificale della solita illogica logica dei numeri. Tra i presenti, accolti dal sindaco di Agnone, Daniele Saia, e dal primo cittadino di Capracotta, Candido Paglione, la consigliera regionale del Pd, Micaela Fanelli.

    «Ad Agnone si è tenuta un’iniziativa cruciale, – spiega l’esponente politica regionale – volta a informare e organizzare il fronte del “No” alla proposta di un piano sociale regionale giudicato dissennato. La discussione è stata estremamente interessante e approfondita sotto ogni punto di vista».

    Durante l’incontro, l’onorevole Andrea De Maria, ha ribadito la sua «piena disponibilità a supportare la causa», evidenziando come, anche in sede parlamentare e nelle interlocuzioni con il Governo centrale, sia «emerso chiaramente che i veri titolari della competenza in materia sociale – ovvero i sindaci del Molise – sono in stragrande maggioranza contrari alle decisioni che la Regione sta assumendo». Una levata di scudi, quella dei sindaci dei territori interessati alla “razionalizzazione” dei servizi socio-assistenziali, che al momento non ha sortito alcun effetto e non ha fatto retrocedere di un solo passo la maggioranza di centrodestra che amministra la Regione Molise. «Questa situazione – spiega nel dettaglio la consigliere regionale Fanelli – solleva un gravissimo problema riguardo ai finanziamenti nazionali, che rischierebbero di essere veicolati attraverso un sistema che il territorio non condivide e non sente proprio».

    «Ci impegniamo a continuare a informare la comunità molisana su questi sviluppi e a proseguire con iniziative mirate a bloccare l’approvazione del Piano Sociale in ogni sede opportuna. – chiude agguerrita Micaela Fanelli – Un plauso va alla Federazione del Partito democratico di Isernia e all’onorevole Andrea De Maria per la sua costante e preziosa presenza sul territorio molisano. La sua disponibilità è fondamentale, soprattutto in un contesto privo di parlamentari molisani del Pd, supplendo appieno alla carenza di riferimenti nazionali e assicurando che le nostre ragioni siano portate con forza e chiarezza in ambito nazionale».

    Sulla stessa lunghezza d’onda il segretario del Partico, Marco Amendola: «Nonostante il personale limitato, Venafro, Agnone e Isernia come ambiti sociali territoriali riuscivano a dare risposte relativamente vicine alle esigenze dei cittadini. L’ambito di Agnone copriva tutti i paesi dell’Alto Molise. Queste sono aree già colpite dal ridimensionamento scolastico, con la scomparsa di una dirigenza nell’Alto Molise a Carovilli, e dal ridimensionamento sanitario, con la chiusura degli ospedali di Venafro e Agnone. Colpire ulteriormente questi vasti territori con l’accorpamento degli ambiti sociali rappresenta una enorme decrescita in termini di servizio e di vicinanza ai cittadini». Piena condivisione della battaglia per la difesa dell’Alto Molise e dei servizi sociali di prossimità è stata espressa dal parlamentare Andrea De Maria: «Il Pd sta predisponendo una proposta di legge nazionale sulle aree interne, partendo dalla convinzione che sia necessario dare a queste parti del paese l’attenzione che meritano. Si tratta di garantire la presenza sul territorio, tenere in ordine il territorio e supportare i cittadini che vi abitano. Al momento c’è un dibattito schizofrenico, che lamenta l’abbandono delle aree interne e montane, ma non produce una politica complessiva nazionale. La nostra proposta di legge si basa sull’idea di un diritto per tutti i cittadini a uno standard minimo di servizi, che deve essere garantito in particolare nelle aree interne, poiché la presenza di servizi è una condizione fondamentale perché le persone restino, lavorino e vivano sul territorio».

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