Il 17 novembre di due anni fa ci lasciava il prefetto Enrico Marinelli. Per lunghi anni si è occupato della sicurezza di Giovanni Paolo II. “Il generale”, come amava definirlo Karol Wojtyla, fu tra i principali artefici della venuta del Santo Padre in Molise il 19 marzo del 1995. Una data storica scolpita tutt’oggi nei cuori e nelle menti delle genti molisane ed in particolare di Agnone dove il papa fece un discorso, quanto mai attuale, che colpì le coscienze delle migliaia di fedeli, giovani e artigiani delle aree interne invitati a “non arrendersi di fronte ai gravi problemi del momento e non rinunciare a progettare il futuro”.
La testimonianza del rapporto tra Giovanni Paolo II ed Enrico Marinelli è raccolta in un coinvolgente volume “Papa Wojtyla e il generale” (2007) dove vengono raccontati decine di fatti e aneddoti che l’angelo custode del papa ha vissuto affianco al pontefice che ha cambiato il corso della storia. A Enrico Marinelli l’intuizione di portare in piazza San Pietro la famosissima Ndocciata l’8 dicembre 1996 di cui parlarono i media di tutto il mondo. In questo scatto inedito di qualche anno fa (concesso a l’Eco online da Adriano Orlando) il prefetto Marinelli, persona umile, generosa e vicina ai più deboli, posa con i “suoi” uomini durante una delle tante visite ad Agnone.
A due anni dalla scomparsa di Enrico Marinelli, crediamo sia arrivato il momento che l’Amministrazione comunale intitolasse a lui, figlio illustre di questa terra, una piazza, una via, una struttura pubblica affinché lo si possa ricordare e ringraziare per quanto fatto.
Anch’io ha conosciuto Enrico….qui a Roma…. dove sono arrivato da Montemitro nel 1959….per studiare e….dove vivo tutt’ora..a due passi dalla casa dell’amico Enrico.
Mi mancano le tante, lunghe e bellissime chiacchierate….quelle classiche ..al bar…dinanzi ad una buona tazzina di caffè.
..un ricordo?
Quando “il Generale” mi raccontava di Giovanni Paolo II..non si fermava più…gli si accendevano gli occhi e .. mi inondava con i suoi sentimenti di commozione, ammirazione, devozione e grande rispetto per il “suo Papa”.