«Trent’anni dopo la legge 97 del 1994, ora che il disegno di legge Montagna è stato approvato in via definitiva dal Parlamento, è il momento di lavorare con Governo e Parlamento per aumentare il fondo montagna che permetta di non intaccare le risorse che vengono assegnate alle Regioni e di individuare nuovi strumenti finanziari per dare corpo agli incentivi per medici, imprese, insegnanti, previsti nell’articolato».

Lo afferma Marco Bussone, presidente nazionale Uncem, a commento dell’approvazione da parte del Parlamento del disegno di legge sulla montagna.

«Da 200 milioni di euro si può salire, anche attivando risorse dalle concessioni, idroelettriche, autostradali, delle attività estrattive. La montagna non vuole più regalare risorse. – aggiunge Bussone – Ci sono importanti opportunità alle quali lavorare con il Ministro Calderoli, che Uncem ringrazia per il lavoro fatto insieme alla Capo Dipartimento D’Avena.

Ora lavoriamo per fare bene i decreti attuativi e per spingere tutte le Regioni ad avere legislazione adeguata sulla montagna, nonché a investire risorse dei loro bilanci. Il Rapporto Montagne Italia Uncem ci dice che abbiamo 100mila persone che sono andate a vivere in montagna. Agire per dare loro servizi, scuole, trasporti, sanità, strumenti formativi, aggregativi, informativi ai Comuni, agli Enti locali della montagna è il nostro impegno da sempre. Lavoriamo con Governo e Parlamento».