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  • Calciatore in campo positivo al Covid, ma è uno scherzo: i Donkeys Agnone denunciano per procurato allarme

    La società calcistica Asd Donkeys Agnone (Prima Categoria Molise), in merito ad un post apparso il giorno 6 ottobre su una pagina Facebook di un’altra squadra di zona, precisa quanto segue.
    «Domenica 4 ottobre si è disputata sul campo di gioco di Miranda la gara Miranda- Donkeys Agnone, valevole per la Molise Cup. Sulla pagina Fb della società Miranda Fc veniva data la notizia di un calciatore regolarmente sceso in campo risultato positivo al Covid 19, tale annuncio era contenuto in una foto di documento recante logo di intestazione Asrem, foto che immediatamente ha iniziato ad essere diffusa tramite social e app di messaggistica istantanea creando forte allarmismo e preoccupazione al punto che anche alcune testate giornalistiche regionali riportavano online la notizia. Solo dopo aver contattato alcuni calciatori della squadra sopracitata venivamo a conoscenza che si trattava di uno scherzo, una goliardata, a detta loro. Questa società, considerando il panico diffusosi nell’immediato tra tutti i nostri tesserati e non solo, considerato il momento storico tanto critico che tutti stiamo vivendo, sente il dovere di ripudiare un simile gesto, tanto folle quanto grave. È impensabile diffondere una fake new su un argomento drammatico quale il coronavirus, è impensabile che si abbia l’indecenza di scherzare su una malattia che ha provocato migliaia di morti, distrutto attività lavorative, provocato una crisi economica e sociale dalle proporzioni inimmaginabili. Non è quindi solo per il procurato allarme tra i nostri tesserati e la nostra città che questa società si è già attivata per denunciare tale spiacevole vicenda a tutti gli organi preposti, di giustizia sportiva e ordinaria, ma è anche per il rispetto di tutte le società sportive, soprattutto quelle dilettantistiche che tanti sacrifici stanno affrontando per la tutela dei propri atleti e di quanti, per un virus con cui non si scherza, hanno perso la vita, per le loro famiglie e per tutti coloro che, siamo sicuri, non possono dimenticare quelle devastanti immagini di camion militari a Bergamo che trasportavano cadaveri o la carovana di ambulanze che portava via i nonni di Agnone e purtroppo nulla di tutto questo era uno scherzo».

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