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  • Casa riposo “San Bernardino”, una nuova cooperativa gestirà la struttura

    AGNONE – Una nuova cooperativa sociale che gestisca la casa di riposo di “San Bernardino”. E’ a quanto sta lavorando la commercialista Amelia Caterina Lamanna, da poco nominata commissario liquidatore nella struttura di via Monsignor Pascucci che ospita quaranta anziani. Fino ad oggi a mandare avanti la casa di riposo la cooperativa “Sant’Antonio” di Borrello da qualche giorno messa in liquidazione ordinaria dai funzionari del Ministero del Lavoro che ogni due anni svolgono verifiche economiche. “E’ la prassi, ma non disperiamo – spiega Lamanna sentita da l’Eco online –. E’ vero, qualche problema esiste come le due mensilità e mezza arretrate  ai  dipendenti oltre a ritardi nei pagamenti con alcuni fornitori i quali continuano a starci vicino.  Ma da qui a dire, come sento in giro, che San Bernardino ha debiti pari a un milione di euro, ce ne passa eccome”. E’ fiduciosa e al tempo stesso ottimista, la professionista di origini abruzzesi che in passato ha seguito come consulente la casa di riposo agnonese. “Ho parlato con le dipendenti che si sono prese qualche giorno per decidere se formare una nuova cooperativa. Credo che la cosa sia fattibile. Intanto proprio oggi abbiamo registrato l’arrivo di due anziani provenienti da Belmonte del Sannio che verranno a vivere nella struttura. E’ questo un segnale forte che dimostra, se ne fosse ancora bisogno, la professionalità e il grande senso di umanità che quotidianamente gli operatori garantiscono agli ospiti”. Lamanna inoltre conferma a l’Eco l’avvenuto pagamento di contributi e imposte ai dipendenti, mentre sulla possibilità di aumentare la retta mensile dichiara: “Parliamo delle spese mediche fino ad oggi garantite dalla struttura. Non ci sembra chiedere troppo in una situazione non facile ma che con lo sforzo e il sacrificio di tutti può essere raddrizzata”. Infine l’appello al vescovo di Trivento, Claudio Palumbo. “Ci piacerebbe conoscere le sue intenzioni visto che in un recente passato i suoi predecessori si sono dimostrati sempre vicini al futuro della casa di riposo”.

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