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  • Case private per accogliere profughi a Belmonte del Sannio, appello del parroco

    Lo spopolamento dei piccoli centri montani, qualche volta, torna utile, perché mette a disposizione un patrimonio immobiliare da destinare, ad esempio, all’accoglienza dei profughi, quelli veri, provenienti dall’Ucraina.  Facendo seguito all’appello della Caritas diocesana di Trivento la parrocchia del Santissimo Salvatore di Belmonte del Sannio si rivolge ai suoi fedeli con un «appello a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, per la grave crisi umanitaria causata dalla guerra in Ucraina, che richiede alla nostra coscienza di impegnarci non solo a sostenere la popolazione ucraina con una raccolta di denaro da utilizzare per alleviare le sofferenze, ma anche di aprire i nostri cuori e le nostre case all’accoglienza dei profughi».

    A destra il parroco di Belmonte, don Francesco Martino

    E’ quanto si legge in un avviso sacro firmato dal parroco di Belmonte del Sannio, don Francesco Martino. Donazioni in denaro, da girare alla Caritas diocesana dunque, ma anche disponibilità ad accogliere in paese, nelle tante case ormai disabitate, i profughi in fuga dalla guerra. Perché questa volta i profughi sono davvero tali e fuggono realmente da una guerra. Per questo il sacerdote chiede ai suoi parrocchiani «con urgenza, entro e non oltre il 31 marzo prossimo, di segnalare le disponibilità di alloggi privati».

    «Le abitazioni, – spiega il parroco – devono essere arredate, riscaldate e igienicamente idonee all’ospitalità. Inoltre è necessario comunicare il numero delle persone che possono abitarvi. Ovviamente, – precisa don Martino – sarà compito della Caritas diocesana, sostenuta dalla parrocchia di Belmonte, provvedere alle spese per le utenze degli immobili, per il vitto, l’assistenza umanitaria, con stipula di eventuale accordo tra le parti dopo sopralluogo». In sintesi, servono solo delle case agibili o meglio abitabili, al resto penserà la Caritas. «Parallelamente, – continua il sacerdote – sarà organizzata una raccolta di denaro porta a porta ad opera dei collaboratori parrocchiali da destinare all’accoglienza e da devolvere alla Caritas diocesana, che permetterà, tramite Caritas Italiana, alla Caritas Ucraina di fornire generi alimentari, prodotti per l’igiene e medicinali, acqua potabile e altro materiale per garantire riparo e riscaldamento alle famiglie». Infine, per chi volesse provvedere direttamente, il sacerdote ricorda le modalità per effettuare donazioni alla Caritas diocesana di Trivento: IBAN: IT12 A 08189 41140 000 000 016968 BCC della Valle del Trigno – Ag. Trivento, Causale: “Emergenza Ucraina”, oppure con bollettino C/C postale n. 10431864 intestato a: Caritas Trivento Causale: “Emergenza Ucraina”.

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