AGNONE – «Del caso Ndocciata negli ultimi tre giorni se ne sono occupati in tantissimi e a tutti i livelli nella Regione Molise. Anche telefonate inopportune. A prendere il sopravvento non si è capito bene se è stata la paura o altro. Non aver discusso il mio ordine del giorno sul contributo da assegnare alla Ndocciata di Agnone non è stata la mia o la sconfitta degli organizzatori della meravigliosa manifestazione con a capo il Presidente della Pro Loco avv. Marinelli o il sindaco avv. Lorenzo Marcovecchio, bensì è stata la sconfitta della politica regionale molisana e più propriamente, quella della maggioranza in seno al Consiglio. Per essersi sottratti ad un normale dibattito, ad uscirne male a mio modesto avviso, sono stati i miei colleghi della maggioranza, gli otto consiglieri che hanno votato no, che hanno detto con il loro voto che non bisognava parlare del problema Ndocciata. Mai avrei potuto immaginare che, schierandomi con il popolo della Ndocciata agnonese, con i cittadini agnonesi, con la mia richiesta avrei fatto sospendere tre volte il consiglio regionale, avrei creato una turbolenza di posizioni, mentre bisognerebbe essere più incisivi sui disoccupati che aumentano, la sanità che è allo stremo e i servizi sociali al limite».
E’ quanto dichiarato da Aida Romagnuolo, consigliere regionale della Lega che aveva proposto un ordine del giorno per aumentare lo stanziamento di fondi in favore della Ndocciata.
«Io personalmente, – ha proseguito Romagnuolo – ne esco vincitrice, esco a testa alta da un problemino ingigantito fino al punto di diventare un caso politico all’interno della maggioranza. Se le aspettative sono queste, – ha concluso Romagnuolo – in questi anni che ci restano ne vedremo per davvero delle belle».