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  • Castel del Giudice si proclama repubblica autonoma

    Castel del Giudice è divenuto una repubblica autonoma, ma non si allarmi la Prefettura, né il Governo centrale, né la Digos, perché l’esperienza politica è durata solo un giorno. Lino Gentile, sindaco di Castel del Giudice, non è impazzito improvvisamente e lì in paese non c’è stata alcuna sediziosa secessione o rivoluzione. Il titolo scelto per l’articolo deriva dalla prima striscia realizzata dal fumettista ed illustratore Marco Tarquini che fa da apripista al workshop del fumetto “Da zero a eroe” che partirà oggi.

    La storia a fumetti inizia con un ipotetico sindaco che si affaccia dal palazzo comunale e annuncia l’indipendenza del paese. Il nuovo simbolo araldico è una mela, omaggio ai meleti che hanno avviato, ormai decenni fa, la rigenerazione del piccolo centro montano dell’Alto Molise. Il neo sindaco annuncia dal balcone che «purtroppo da oggi avremo dazi su tutte le merci esterne, ma almeno saremo liberi dai pacchi di Amazon lasciati ovunque».

    «La nuova dogana controllerà ogni consegna, – spiega il baffuto primo cittadino – chi ordina da Temu offre da bere a tutti al bar». «Dovremo dire addio all’euro, – aggiunge il primo cittadino – arriva il “giudicino”, la nuova moneta locale fabbricata artigianalmente con tappi di bottiglia e fil di ferro, dagli ospiti della casa di riposo». Il popolo rumoreggia e dissente, troppe limitazioni e poA mettere fine alla brevissima esistenza della repubblica autonoma di Castel del Giudice ci pensa poi Bandito, un cane adottato da tutta la comunità. La striscia a fumetti chiude con il cane Bandito che dorme sereno sulla bandiera della repubblica autonoma appena dichiarata terminata.

    Con questo primo lavoro il fumettista ed illustratore Marco Tarquini ha dato ufficialmente il via ai racconti visivi che, con cadenza quindicinale, saranno postati sui canali social del Comune. Intanto a giorni, sabato, parte il workshop “Da zero a eroe”, durante il quale il fumettista Tarquini mostrerà ai partecipanti la creazione di racconti illustrati ispirati ai territori, alle leggende, ai personaggi locali e ai mestieri scomparsi delle comunità dell’Appennino. La partecipazione è gratuita e gli incontri si terranno in Piazza Marconi a Castel del Giudice nei giorni 12 luglio, 2 e 16 agosto.

    Il laboratorio, suddiviso in 6 appuntamenti, con la possibilità di partecipare ad uno, ma anche a più di un incontro o a tutti, è intergenerazionale ed è rivolto a chiunque voglia cimentarsi con l’arte illustrata e contribuire, nello stesso tempo, alla valorizzazione del territorio. Durante gli incontri, i partecipanti lavoreranno singolarmente oppure suddivisi in gruppo alla costruzione dell’ “eroe” della loro storia: la scheda personaggio verrà poi digitalizzata e pubblicata nei canali social del Centro di (ri)generazione e del Comune di Castel del Giudice.

    Il percorso laboratoriale si articola in due fasi distinte: la prima parte, che si concentra sulla fase creativa e progettuale, prevede tre appuntamenti estivi dalle ore 17:30. Si inizia il 12 luglio con “Chi è il tuo personaggio?”, un incontro dedicato alla definizione dell’identità e del background del protagonista della storia. Il 2 agosto si prosegue con “Aspetto e linguaggio del corpo”, dove si esploreranno le tecniche per dare forma visiva al personaggio attraverso espressioni, posture e caratteristiche fisiche distintive. Il 16 agosto, data in cui si terrà la 10° edizione del CastelDelGiudice Buskers Festival, sarà la volta di “Personalità e ambientazione”, momento cruciale per definire il carattere del personaggio e il mondo in cui si muove, integrando elementi specifici del territorio.

    La seconda serie di incontri è programmata per l’autunno. L’obiettivo del workshop è quello di stimolare immaginazione e mettere in immagini nuove forme di abitare i luoghi coinvolgendo i partecipanti nella creazione di illustrazioni per contribuire alla narrazione partecipata di paesi e comunità delle aree interne dell’Appennino. Le storie create durante i workshop intrecceranno infatti memoria storica, vita contemporanea e visioni future del borgo di Castel del Giudice e dei paesi che vorranno partecipare a quest’esperienza di rigenerazione attraverso l’arte visiva.

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