• In evidenza
  • Cronisti e social media manager in classe a fare lezione di giornalismo e comunicazione

    Nessuno dei quarantasei ragazzi vuole fare il giornalista, per loro fortuna, ma sono stati tutti attenti e interessati alle chicche e alle riflessioni sul mondo dell’informazione fornite dai cronisti. Nella mattinata di ieri le classi terze della scuola secondaria di primo grado dell’istituto omnicomprensivo “D’Agnillo” di Agnone hanno fatto lezione in maniera diversa, ospitando i cosiddetti esperti esterni.

    Il giornalista Maurizio d’Ottavio, direttore della maggiore testata quotidiana on line di informazione locale, l’Eco dell’Alto Molise, insieme al cronista Francesco Bottone e al social media manager Nicandro Gesi, sono stati ospitati dalle insegnanti di lettere Carmela Di Rienzo, Serena Finarelli e Francesca Milano, ovvero le responsabili del progetto “Il Quotidiano in classe” che vede come partner la storica e blasonata testata de “Il Messaggero“.

    Cosa significa fare il giornalista in una piccola realtà di provincia; quali sono le regole per comporre un articolo di giornale; le fake news e i social media; la credibilità sempre più in crisi della stampa; la notiziabilità di un evento; i titoli acchiappa-click; sono queste alcune delle tematiche affrontate nel corso dell’incontro tra i giornalisti ed esperti di comunicazione e gli alunni impegnati nel progetto. Dalla chiacchierata informale è emerso come in nessuna delle case dei singoli alunni venga acquistato un quotidiano cartaceo, a dimostrazione di come l’informazione si sia spostata su altri canali, utilizzando altri strumenti, che sono appunto quelli messi a disposizione da internet e dalle nuove tecnologie informatiche.

    Una sfida nella sfida per i giornalisti, che devono adeguarsi ai cambiamenti imposti dal progresso, ma che tuttavia restano fermi nella loro missione di informare, di scovare e pubblicare notizie, perché un’opinione pubblica informata e critica è sicuramente uno dei pilastri della libertà e della stessa democrazia.

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.

    Lascia un commento