Alle ore 15:45 la centrale operativa dei Carabinieri di Isernia ha ricevuto l’allarme per un uomo del ’65, originario di Campobasso, disperso mentre era impegnato nella ricerca di funghi, insieme ad un compagno, nel territorio montano tra Roccamandolfi e Longano.
Trattandosi di un intervento in ambiente impervio e quindi a rischio di evoluzione sanitaria per le particolari condizioni ambientali, meteorologiche, e per le potenziali conseguenze sulla salute della persona, causate da possibilità di disidratazioe, spossatezza e rischio ipotermia, il 112 ha immediatamente allertato il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

Tre squadre del soccorso alpino, in stretto coordinamento con la centrale operativa del 112 e del 118 trattandosi di un intervento sanitario, si sono prontamente portate sul posto.
Sul luogo dell’intervento presenti anche i Carabinieri del Comando Provinciale di Isernia e della Stazione di Cantalupo del Sannio, che hanno presenziato alle operazioni di ricerca.
La squadra del Soccorso Alpino ha avviato le ricerche di superfice a partire dal presumibile punto di ultimo avvistamento segnalato dal compagno del disperso.

La persona è stata geolocalizzata in territorio campano, presso la Fontana dei Palombi, ed è stata raggiunta dalla squadra di terra del Soccorso Alpino, dopo aver attraversato un’area boscosa particolarmente impervia.
Dopo una valutazione primaria delle condizioni di salute della persona effettuata dai tecnici del Soccorso Alpino, l’uomo è stato ricondotto a piedi verso il punto in cui aveva lasciato la macchina, dove ad attenderlo era presente un sanitario del Soccorso Alpino che ha provveduto alla valutazione sanitaria, constatandone le buone condizioni di salute.
La persona è stata ricondotta sulla viabilità ordinaria e successivamente a Roccamandolfi, dove lo attendevano i familiari.
La rapidità e il buon esito dell’intervento è stato garantito dal rispetto della procedura operativa stabilita dalla legge per gli interventi sanitari e a rischio di evoluzione sanitaria in territorio montano e ambiente impervio, procedura che verrà auspicabilmente applicata anche con la costituenda Centrale Operativa NUE 112.