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  • Documento inedito, 1947: quando Agnone chiese di diventare Provincia

    AGNONE. Un documento inedito conservato nella Biblioteca provinciale “Pasquale Albino” di Campobasso dove viene chiesta

     l’istituzione della provincia di Agnone nel nuovo assetto regionale del Molise e degli Abruzzi. Il documento di una decina di pagine e con specifiche tabelle illustrative, risale al 12 gennaio del 1947 e ci viene segnalato da Sergio Sammartino, figlio del compianto senatore Remo, da sempre sostenitore del ricongiungimento tra Molise e Abruzzo. Passaggio fondamentale del documento è quello che recita: “Dal secolo XIII al 1811 Agnone ha fatto parte dell’Abruzzo Citeriore, allacciando con la sua intensa attività molteplici rapporti economici ed intellettuali con quei paesi, che oggi giustamente mirano a ricongiungersi ad essa anche amministrativamente. Staccata dall’Abruzzo ed aggregata alla Provincia di Campobasso, si è vista minorata ed abbandonata, malgrado generosi tentativi tendenti al riconoscimento giuridico ed amministrativo di una preminenza di fatto esercitata nelle zone periferiche delle tre mezionate province (Campobasso, L’Aquila, Chieti, ndr)”. Ma ecco nel dettaglio a come si è arrivati a chiedere l’istituzione di Agnone a capoluogo di Provincia per un vasta area interna che all’epoca contava qualcosa come 138.606 abitanti.

    “Agnone, città di circa 11mila abitanti, è il centro più importante e popoloso di tutta la provincia di Campobasso, dopo il capoluogo. Per tale requisito, per l’estensione vastissima del suo territorio (10.473 ettari), che le assegna il secondo posto fra tutti i paesi della provincia, per l’importanza della sua ben nota attività industriale, artigiana, agraria e commerciale e per la sua posizione topografica come unico centro di tutti i paesi periferici delle provincie di Campobasso, Chieti e l’Aquila, Agnone ha il diritto, in ripartizione delle inique umiliazioni e dei gravissimi torti subiti in un secolo e mezzo di incomprensioni altrui, di divenire capoluogo di una delle circoscrizioni nelle quali saranno decentrate le regioni”.

    E’ l’incipit del documento redatto dal Comitato di Azioni Pro Agnone e Paesi Sinistrati (geograficamente parlando) limitrofi.

    “Agnone è designata centro di capoluogo pure per il suo indiscusso prestigio intellettuale – si legge ancora – che le ha meritato in passato il glorioso titolo di Atene del Sannio, giacchè sempre, e specialmente dal 1848 in poi, fiorentissimi sono stati i suoi istituti scolastici, le sue biblioteche e i suoi convitti, accoglienti tutta la gioventù studiosa dell’alto Molise, dell’alto Chietino, e del basso Aquilano e persino dalle Puglie, attrattavi dalla rinomanza di chiarissimi e insigni maestri, propugnatori dei sacri principi della libertà e della democrazia”. Ed ancora: “un altro fattore che impone la creazione di Agnone a capoluogo di una delle circoscrizioni amministrative, è la distanza di tutti i paesi della zona dagli attuali capoluoghi, il cui accesso è difficoltosissimo, se non addirittura impossibile. Basta invero considerare che i paesi dell’alto Molise distano da Campobasso da 100 a 130 chilometri, quelli dell’alto Chietino distano da Chieti in media 120 chilometri e quelli del basso Aquilano distano da l’Aquila oltre 150 chilometri come emerge dall’acclusa leggenda (riportata in un box a parte) che dovrebbero far parte della nuova circoscrizione di Agnone. Le difficoltà di accesso si sono ora notevolmente aggravate a seguito della distruzione delle linee ferroviarie ordinarie e secondarie, operata dai tedeschi.

    Tutte queste difficoltà viarie e ferroviarie sarebbero facilmente superate con la creazione di Agnone a capoluogo della nuova circoscrizione, perché Agnone, sita a pochi chilometri dalle linee del Sangro, è l’unico centro importante rimasto integro, che può validamente aiutare i numerosi paesi rasi al suolo (Capracotta, San Pietro Avellana, Castel del Giudice, Pescopennataro, Sant’Angelo del Pesco, Roio del Sangro, Rosello, Borrello, Ateleta, Gamberale, Pizzoferrato, Castel di Sangro)”. In conclusione si legge nel documento “in questi paesi tormentati dalla guerra tutti i problemi più essenziali della vita civile e sociale troverebbero adeguata soluzione con la creazione di Agnone a sede di una delle nuove circoscrizioni amministrative, e per la possibilità di più rapidi scambi di prodotti agricoli e industriali, di più affiatamento fra i paesi vicini, di migliore comprensione dei bisogni dei singoli paesi e per affinità etniche delle popolazioni di queste contrade, che si distinguono per laboriosità, l’integrità dei costumi, la fierezza del carattere. Tale aspirazione di Agnone è facilitata dall’esistenza di numerosi edifici adatti ad accogliere gli uffici necessari alla vita della nuova circoscrizione”.

    I Comuni che avrebbero fatto parte della circoscrizione amministrativa di Agnone

    Agnone 11.186 abitanti

    Belmonte del Sannio 1365

    Poggio Sannita 2403

    Pietrabbondante 3135

    Pescolanciano 1750

    Chiauci 710

    Carovilli 2404

    Roccasicura 1134

    San Pietro Avellana 2065

    Vastogirardi 2122

    Capracotta 3934

    Sant’Angelo del Pesco 1063

    Castel del Giudice 953

    Pescopennataro 940

    Comuni appartenenti alla Prov. di Campobasso

    Forlì del Sannio 2690 abitanti

    Rionero Sannitico 2409

    Sessano 1893

    Montenero Valcocchiara 1485

    Cicitanova del Sannio 2644

    Comuni appartenenti alla Prov. di Chieti

    Gamberale 1254 abitanti

    Pizzoferrato 1766

    Quadri 1090

    Borrello 1239

    Civitaluparella 1649

    Villa Santa Maria 4183

    Rosello 1038

    Roio del Sangro 844

    Roccaspinalveti 2635

    Montazzoli 2471

    Monteferrante 659

    Pietraferrazzano 600

    Guilmi 1572

    San Buono 2439

    Liscia 1355

    Carunchio 1623

    Fraine 1457

    Torrebruna 1835

    Guardiabruna 645

    Celenza sul Trigno 1749

    S.Giovanni Lipioli 940

    Castelguidone 1056

    Schiavi di Abruzzo 4419

    Castiglione M. Marino 3545

    Tornareccio 2985

    Colledimezzo 1971

    Palmoli 2676

    Dogliola 976

    Tufillo 1356

    Bomba 2884

    Casalanguida 2230

    Carpineto Sinello 1596

    Gissi 4166

    Furci 2051

    Lentella 1033

    Fresagrandinaria 2230

    Atessa 10596

    Perano 1775

    Comuni appartenenti alla Prov. de l’Aquila

    Castel di Sangro 5225 abitanti

    Ateleta 2509

    Alfedena 1706

    Scontrone 878

    Barrea 1415

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