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  • Emergenza cinghiali, la tesi degli ambientalisti: lasciar fare alla natura

    Emergenza cinghiali, la tesi degli ambientalisti: lasciar fare alla natura.

    Pubblichiamo di seguito il post di Dario Rapino, ambientalista e appassionato di fotografia naturalistica, una interessante posizione che si inserisce nel dibattito attuale in merito al proliferare dei cinghiali nel Sangro-Vastesee e alle eventuali metodiche di intervento.cinghiali pascolo

    «Questo è un branco di ferocissimi cinghiali mentre pascolano e fanno il bagno all’interno del Parco d’Abruzzo, del tutto indifferenti alla mia presenza. In questa area, come tutti sanno, la caccia è bandita verso ogni specie. L’osservazione -anche poco attenta- delle immagini ci suggerisce alcune banali eppure importantissime indicazioni, che sono la migliore replica al becero sbraitare di chi invoca l’improbabile sterminio di questa specie. Primo: le dimensioni degli ungulati sono modeste, il che rivela che non sono elementi importati dai cacciatori dai paesi dell’est (grandi tre volte tanto ed aggressivi). Secondo: il branco è ben strutturato per classi di età, dai piccoli dell’anno alla “scrofa” madre, passando attraverso altri esemplari a scala decrescente. L’assenza della caccia e dei cacciatori fa sì che il numero di questi animali dario rapinosia contenuto nei limiti delle capacità trofiche dell’ecosistema, il che significa, intanto, che essi non sentono il bisogno di aggredire più a valle le coltivazioni dell’uomo. Contribuisce poi in maniera decisiva a tale rilevato equilibrio l’opera dei predatori naturali, il lupo, il quale, essendo notoriamente molto più intelligente dei cacciatori, seleziona accuratamente le proprie prede, privilegiando quelle che comportano minori rischi e dispendio di energie (ossia i piccoli, che come vedete, sono in numero esiguo rispetto a quelli partoriti, a comprova di quanto testè affermato). Morale della favola:Cinghiali rapino la natura da milioni e milioni di anni ha imparato a fare da sé, ogniqualvolta l’uomo è intervenuto interferendo nei suoi processi ha solo combinato disastri. Tali elementari considerazioni, che non hanno nulla di scientifico ma sono frutto di mero buon senso e spirito di osservazione, sarebbe opportuno fossero fatte proprie da chi ha pubbliche responsabilità, a principiare da quei Sindaci della Valsangro che si sono recentemente riuniti per invocare misure contro i cinghiali che avranno l’effetto esattamente opposto a quello del loro contenimento».

    • nella foto a sinistra, Dario Rapino

     

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