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  • Frane, Febbo incalza: «Quanti soldi già stanziati per l’Alto Vastese?»

    «Conoscere la reale situazione in cui versa la viabilità nell’Alto Vastese e tutte le criticità derivanti dalle frane e smottamenti, le azioni fino ad oggi messe in campo dalla Regione Abruzzo, i relativi finanziamenti stanziati per le emergenze createsi nei mesi precedenti e quante azioni e quali risorse sono state programmate per rispondere alle diverse difficoltà logistiche che i piccoli centri dell’entroterra vastese devono affrontare quotidianamente».

    Questi sono i quesiti che il Presidente della Commissione Vigilanza e Consigliere regionale Mauro Febbo rivolge al Presidente Luciano D’Alfonso in una interrogazione urgente. IMG-20150508-WA0011

    «I cittadini – spiega Febbo – sono all’esasperazione e il grido di allarme e preoccupazione che viene lanciato dai vari comitati, creati per le emergenze, non possono rimanere più inascoltati e devono trovare risposta e certezza immediata. Castiglione Messer Marino, Fraine, Torrebruna, Guilmi e altri centri dell’Alto Vastese hanno subìto ingenti danni alla viabilità causati dal dissesto idrogeologico e dagli smottamenti e rischiano di rimanere isolati se non vengono prese iniziative idonee al ripristino delle arterie principali. Una situazione che crea, giorno dopo giorno, una paralisi all’economia di quella parte di territorio: operai, lavoratori, pendolari, imprenditori, studenti e cittadini malati che hanno difficoltà quotidiana alla mobilità e al raggiungimento di luoghi necessari per le normali attività».sulla frana di Fraine

    «Pertanto – conclude il consigliere regionale Mauro Febbo – auspico un serio e concreto intervento sia da parte della Regione Abruzzo sia del Genio Civile affinché si possano determinare e concretizzare immediatamente misure concrete e rispondere all’evidente disagio che i centri dell’Alto Vastese devono affrontare ogni giorno. Sono convinto che l’Ente regionale debba mettere come priorità assoluta la situazione dell’Altro Vastese altrimenti si rischia di mettere a repentaglio la vita sociale ed economica di un importante territorio”.

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