Le strategie da adottare per affrontare i problemi che interessano i territori montani e le arre interne del Molise. Se n’è discusso lunedì scorso ad Agnone durante il convegno ‘La Terra è Alta’ organizzato dall’Accademia dei Georgofili con la partecipazione di numerosi addetti ai lavori tra i quali il giornalista Nicola Mastronardi, i docenti universitari Vittorio Marzi, Rossano Pazzagli, Marco Marchetti, Fabio Pilla, Angelo Belliggiano, gli accademici, Emanuele Marconi, Giovanna Cannata, Gianluca Nardone. Presenti tra gli altri anche i presidenti dei Gal ‘Alto Molise’ e ‘Molise Rurale’, Serena Di Nucci e Paola Moscardino, il sindaco di Agnone, Daniele Saia e il vice sindaco, Giovanni Di Nucci.
“Circa l’80% del territorio italiano è collinare o di montagna dove ci sono oltre 12 milioni di ettari di boschi, in avanzamento. Un territorio fortemente interessato da un nuovo esodo verso i centri urbani, con un grave impoverimento della presenza dell’uomo, delle attività e, quindi, del presidio – la sintesi dei relatori, che in seguito hanno aggiunto -. E’ necessario costruire ed attuare una nuova strategia che sappia innanzitutto, ridare dignità a chi vive ed a chi lavora in collina ed in montagna, invertendo il paradigma antico che considera l’agricoltura un lavoro ‘basso’, trasformandolo, per l’appunto, come recita il titolo dell’evento, in ‘Terre Alte’”.
In particolare il focus si è soffermato sugli apicoltori molisani che con i loro apiari svolgono la loro attività quotidiana proprio in collina o in montagna e, quindi, vivono sulla pelle le difficoltà che si incontrano in queste aree. Spunti di riflessione sull’ecologia integrale, tema molto caro a Papa Francesco. Inoltre dall’incontro, svoltosi nella sala consiliare di Palazzo San Francesco, la necessità di attivare Tavolo permanente per incominciare a costruire la ‘Filiera delle Terre Alte’ che deve vedere coinvolti accademici, amministratori locali, delegazioni parlamentari, nazionali ed europei, associazioni di rappresentanza, associazioni ambientaliste e consumatori. Si tratta di una “sfida difficile ma che potrebbe cambiare il futuro della nostra Regione, trasformando i tanti vincoli in irripetibili opportunità”, ha detto infine Riccardo Terriaca in rappresentanza del Gruppo Apistico Paritetico ‘Volape’, che rappresenta la maggioranza degli apicoltori molisani.