Un uomo in divisa, un Carabiniere, che regala una bambola ad una bambina del Kosovo. L’immagine è già di per sé una notizia e lo è ancor di più se quel Carabiniere è di Agnone. L’unità Multinational Specialized Unit (MSU) della missione Kfor guidata dalla Nato continua le sue attività a sostegno di tutte le comunità residenti in Kosovo. In questi giorni un team della MSU ha aiutato nella consegna di generi alimentari e beni alle famiglie bisognose, nei comuni di Lipjan/Lipljan, Ferizaj/Uro ševac, Rahovec/Orahovac e Prizren/Prizren.
Tra i componenti del team anche l’appuntato scelto qualifica speciale Sobrino Coppetelli, ora in missione in Kosovo appunto, ma in forza alla compagnia Carabinieri di Agnone e dell’Alto Molise. La Kfor, ragazzi e uomini in divisa, continua ad attuare il suo mandato, sulla base della risoluzione 1244 del 1999 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, per contribuire a un ambiente sicuro e alla libertà di movimento per tutte le persone che vivono in Kosovo, in ogni momento e imparzialmente. Kfor agisce come terzo responsabile della sicurezza, in stretto coordinamento con la polizia del Kosovo e la missione dell’Unione europea sullo stato di diritto (EULEX).
a cura di Francesco Bottone