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  • Lo spelacchio agnonese “oscura” il sacrificio dei Caduti della Grande Guerra

    Quanti speravano che i nuovi lavori al monumento dei Caduti in piazza Unità d’Italia avrebbero decretato l’abbattimento dell’abete che ne impedisce la visuale almeno per chi arriva da via Aquilonia, dovrà ricredersi. Infatti l’albero resterà in pianta stabile nel centro urbano della cittadina. Un fatto che nelle ultime settimane sta sollevando molteplici polemiche. L’ultima in ordine di tempo porta la firma di Mauro Salzano, presidente del locale Archeoclub, il quale in un recente passato ha pubblicato un volume sulla storia del monumento, presentato in collaborazione con il Rotary Club (4 novembre 2018, ndr) nella sala consiliare di Palazzo San Francesco.

    “Lo spelacchio agnonese rappresenta un colpo all’occhio nonché una umiliazione ai duecento soldati caduti durante il conflitto mondiale del ’15-’18 – scrive Salzano -. Quell’albero del tutto insignificante, nonché rachitico nella sua forma, da anni copre la visuale di uno dei monumenti più significativi presenti nella nostra città. Chi arriva dalla principale strada, infatti, causa l’albero, quasi non si accorge della presenza del monumento realizzato in onore di quanti con la vita hanno reso un servigio al Paese. Speravo che le nuove opere volute dall’associazione Fidas, potevano rendere merito e onore alla memoria dei nostri valorosi soldati “oscurati” dalla cervellotica idea di qualche benpensante amministratore che decise di piantare proprio lì spelacchio. Tuttavia mi giungono voci che il rachitico abete resterà in quella posizione e quindi non sarà abbattuto. A questo punto – conclude Salzano – supplico la neo amministrazione guidata dal sindaco Saia di prendere una decisione che possa ridare totale visibilità ad un’opera entrata di diritto nel dna di tutti gli agnonesi”.  

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