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  • Morte papa Francesco, campana Giubileo fusa da fonderia Agnone “vestita” a lutto

    Era in campo l’Argentina quel 5 luglio del 2014, quando Papa Francesco arrivò a Isernia nella piazza della cattedrale. Lui parlava ai tantissimi fedeli con parole semplici, Giorgio Matteoli, all’epoca giornalista della Tgr Molise, gli urlò: “Francesco, l’Argentina ha segnato, ha vinto, ha superato i quarti di finale del mondiale!’. E il pontefice del popolo, in barba a ogni protocollo, gli rispose invitandolo ad attendere la fine della partita prima di esultare. Lungo il tragitto tracciato allora nella città molisana per accogliere il Santo Padre oggi ci sono piccoli capannelli di gente.

    “E’ un giorno triste – dice una signora – Lui si è fatto amare da tutti”. Un’altra donna ricorda il giorno della visita: “Che emozione, mi ha guardato e mi ha sorriso, attraversavo un momento difficile e ho sentito una forza dentro”. Un anziano si commuove e riesce solo a dire: “Era bravo, voleva la pace, speriamo che da lassù faccia ancora tanto per noi”.
    Sui social sono centinaia le foto di Papa Francesco a Isernia, mentre si reca nel carcere per incontrare i detenuti, ma anche del suo passaggio nel centro storico, dell’incontro con i malati, dell’abbraccio ai bambini e della benedizione al pancione di una donna incinta che al Papa donò un calzino del nascituro. In ogni parrocchia del 52 comuni della provincia di Isernia, i fedeli hanno pregato per lui come più volte lui stesso chiedeva ogni domenica all’Angelus.

    Quella che Papa Francesco fece nel 2014 fu la terza visita di un pontefice in Molise in poco piu’ di trent’anni: le due precedenti furono effettuate entrambe da Giovanni Paolo II, il 19 marzo 1983 a Termoli e poi, sempre il 19 marzo, ma nel 1995, a Campobasso per la posa della prima pietra della Cattolica, a Castelpetroso e ad Agnone. Proprio ad Agnone il Beato visitò la Pontificia Fonderia Marinelli dove, da questa mattina, c’è la bandiera Vaticana a mezz’asta, in segno di lutto della famiglia Marinelli e di tutte le maestranze per papa Bergoglio. E’ qui che sono state fuse tante campane, l’ultima quella del Giubileo 2025.
    “Voglio salutare per l’ultima volta Papa Francesco proprio vicino a questa Campana dove c’è lui nell’atteggiamento di aprire la Porta Santa” dichiara in un video Gabriella Marinelli, comproprietaria della fonderia insieme ai cugini Armando e Pasquale. Tanti i doni a Francesco realizzati dalla Fonderia Marinelli in occasione della sua visita del 2014: una riproduzione in bronzo della Croce pettorale che Papa Francesco portava al petto da 15 anni rivista, in dimensioni accresciute, dalla scultrice Paola Patriarchi Marinelli e poi due campane, una rimasta nel carcere di Isernia e l’altra destinata a un penitenziario dell’Argentina. “Oggi la Campana del Giubileo che abbiamo qui in Fonderia – conclude nel video Gabriella Marinelli – rimbomba solo note di dolore”.

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