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  • Non si fermano all’alt: inseguiti dalla Polizia, recuperata auto rubata

    Gli operatori della Squadra Volante del Commissariato di Vasto, mentre erano impegnati in uno dei quotidiani posti di controllo lungo via Istonia, strada che conduce a Vasto Marina, hanno notato un’auto, modello Opel Astra sw, il cui conducente alla vista della Polizia, accelerava bruscamente la marcia.
    Insospettiti, i poliziotti intimavano l’alt, ma il conducente, anziché fermarsi, aumentava la velocità del veicolo al fine di evitare il controllo.
    Gli agenti immediatamente si ponevano all’inseguimento dell’auto, che veniva raggiunta al termine della via Istonia, in prossimità della rotonda che incrocia la strada statale 16.
    Gli occupanti, un uomo ed una donna di giovane età, abbandonavano fulmineamente l’auto con il motore acceso in prossimità della rotonda, attraversavano la S.S. 16 e imboccavano una stradina che porta ad una proprietà privata. Mentre uno dei poliziotti metteva in sicurezza l’auto abbandonata dai malviventi al fine di evitare incidenti agli altri utenti dell’affollata strada, che porta alla marina di Vasto, l’altro percorreva velocemente la strada scelta dai fuggitivi, con esito negativo.
    Il proprietario del cortile violato dai malviventi, riferiva ai poliziotti che, mentre si trovava in cortile a ripulire il fogliame, aveva visto irrompere una coppia di giovani che correndo, aveva scavalcato il muretto di cinta che divide la propria abitazione con la proprietà vicina e si era dileguata verso la spiaggia.
    L’uomo forniva una descrizione dettagliata dei due, probabilmente di etnia rom, i quali erano riusciti comunque a far perdere le proprie tracce, nonostante un accurato giro di perlustrazione in tutta la zona del litorale da parte della Polizia.
    Dagli accertamenti esperiti emergeva che l’auto in questione era stata rubata un paio di giorni prima a Francavilla al Mare, vittima una famiglia di origini romene. I ladri avevano dapprima messo a soqquadro la casa dei malcapitati e si erano impossessati di denaro ed oggetti d’oro ricordi di famiglia, subito dopo, usando le rispettive chiavi avevano sottratto loro le due autovetture di proprietà.
    Sull’auto, la cui corsa veniva bloccata a Vasto, i poliziotti rinvenivano tre caschi per moto ed il pantalone di una tuta, sconosciuti al proprietario del veicolo. Gli oggetti venivano acquisiti dagli agenti del commissariato per ulteriori sviluppi investigativi, poiché appartenenti agli autori del furto. Il rinvenimento dei caschi induce gli investigatori ad ipotizzare potessero occorrere per tentare altro delitto, dal quale i malviventi sono stati distolti dal controllo della Polizia.
    L’autovettura, veniva restituita ai proprietari, insieme a tutta la documentazione, alle chiavi dell’abitazione e alla somma di 640 euro, trovati all’interno di un borsello, nascosto nel bagagliaio accanto alla ruota di scorta, come da precedenti indicazioni della vittima del furto.
    In merito ai soldi, la parte offesa, riconoscente, riferiva agli agenti operanti essere una parte del suo stipendio da operaio che, non potendo depositare subito, aveva nascosto nel bagagliaio.
    L’altra autovettura rubata, una Lancia Y, veniva rinvenuta sempre dalla Polizia di Stato a Pescara e restituita anch’essa ai proprietari.
    Intanto prosegue sul territorio da parte degli uomini e donne del Commissariato di Vasto l’attività straordinaria di prevenzione e repressione di ogni fenomeno illecito.

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