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  • Piccola e multiculturale, la scuola di montagna si fa sentire. Paglione: «Battaglia di resistenza contro lo spopolamento»

    La definisce una «battaglia di resistenza» il sindaco Paglione, quella portata avanti, tra qualche disagio, ma con tanto entusiasmo, dalla piccola scuola di montagna di Capracotta. Una scuola di montagna, che non teme di far ricorso alle pluriclassi se serve, che è anche multiculturale e, soprattutto, non ha nulla da invidiare, in termini di impegno e trasmissione di pensieri e conoscenze, alle più blasonate scuole di città. Per il solo fatto di esistere, una scuola di paese in un centro dell’Appennino è un presidio dello Stato, ma prima ancora di cultura, di legalità, di educazione civica.

    E lo comprende bene il sindaco Paglione, particolarmente sensibile al tema spopolamento, visto che lo combatte con ogni mezzo a sua disposizione da decenni. E nei giorni scorsi gli alunni della piccola scuola di montagna hanno regalato alla comunità locale uno spettacolo musicale in vista delle prossime festività natalizie.

    «I bambini e i ragazzi del nostro plesso scolastico ci hanno regalato uno spettacolo musicale stupendo all’interno della bella chiesa madre di Capracotta. – spiega il sindaco Paglione – Dai più piccoli, quelli della scuola dell’infanzia, a quelli della primaria e della secondaria di primo grado. Un modo semplice per scambiarci gli auguri di Natale, ma anche un invito forte alle istituzioni a tenere nella giusta considerazione le piccole scuole dei territori delle aree interne».

    Quelle istituzioni che sistematicamente dimenticano di dare applicazione e concretezza all’eguaglianza dei cittadini, e in questo caso degli alunni, a prescindere da dove vivano, se in montagna o in pianura, se nelle aree interno o sulla costa.

    «Una piccola scuola, la nostra, accogliente e multiculturale, con una forte volontà di resistere, nonostante lo spopolamento che ormai affligge i nostri comuni da tempo. – continua Paglione, scrivendo quasi un peana delle piccole scuole di montagna – Un ringraziamento sincero alla preside, la professoressa Ida Cimmino, e a tutto il corpo docente per la condivisione di questa battaglia di resistenza e per l’impegno quotidiano a favore della formazione dei nostri studenti. Dobbiamo difendere il diritto all’istruzione per tutti, anche per i pochi bambini che ancora vivono nei nostri territori. Siamo certi, infatti, di fare la cosa giusta, perché la scuola è davvero l’ultimo baluardo di civiltà e i bambini rappresentano la speranza per il futuro delle nostre comunità. – chiude Paglione – Per questo ho chiesto a tutti l’impegno ad essere uniti e a darci una mano, così da superare anche i momenti difficili come quello attuale che ci vede impegnati quotidianamente a difendere i nostri diritti, a tutti i livelli».

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