SCHIAVI DI ABRUZZO – Riceviamo dall’assessore comunale di Castiglione Messer Marino, Enzo Fangio, (a destra nella foto in basso, ndr) e pubblichiamo:
Dopo la notizia dell’arrivo dei profughi a Schiavi di Abruzzo, sta venendo fuori un’immagine dell’Alto Vastese come di un posto poco accogliente, fatta di gente pronta a mobilitarsi per cacciare via lo straniero che vuole invadere le montagne. Voglio rassicurare chi non conosce i nostri paesi perché la “casciara mediatica” che sta montando è solo frutto di una nuova sindrome che sta colpendo Roma. Infatti, dopo la sindrome di NIMBY (non nel mio giardino), si è diffusa quella di NIMM (non nella mia montagna) che si propaga sopratutto via etere e si è diffusa a macchia di leopardo tra i quartieri della Capitale.
E’ scientificamente provato che queste sindromi nascono in genere dalla carenza di informazioni e di conoscenza dei problemi. A conferma di questo, dai commenti e dalle reazioni isteriche, vengono descritti scenari apocalittici con furti ai danni degli anziani, disordini generalizzati fino a d arrivare a qualche buontempone che parla di rischi di stupri. Oltre alla caccia virtuale allo straniero, per qualcuno è stata anche l’occasione per fare la caccia al Sindaco accusandolo in vario modo di voler nascondere chissà quale mistero alla popolazione. Luciano Piluso, effettivamente, non sa e non sapeva assolutamente nulla dell’ arrivo dei profughi a Monte Pizzuto e bene ha fatto a convocare un consiglio Comunale, convocando la cooperativa Matrix, per informare i cittadini e per valutare se verrà garantità la massima dignità alle persone ospitate. (in realtà Piluso NON HA CONVOCATO alcun Consiglio, ha solo detto di volerlo fare, ma non lo ha ancora fatto, ndr).
Quando sono stati dislocati a Castiglione Messer Marino la telefonata in Municipio per informarci del loro arrivo è stata fatta la mattina stessa, e così succede in ogni Comune perché il tutto è gestito dalle Prefetture. Già altre comunità , oltre la nostra, come Lentella , Palmoli, Carunchio, Agnone ed altri paesi del vicino Molise hanno ospitato profughi o lo stanno ancora facendo in maniera del tutto dignitosa e solidale senza che ci siano state le levate di scudi che in questi giorni non stanno onorando la generosità della popolazione di Schiavi. Non mi pare che negli altri posti ci siano stati problemi di ordine pubblico tanto da mettere in pericolo la sicurezza dei cittadini. Sicurezza che sarà sicuramente garantita dalla locale stazione dei Carabinieri, anche con eventuali rinforzi. Spesso la popolazione non si accorge nemmeno della presenza dello “straniero” anzi in diversi casi sono stati organizzati anche scambi interculturali. La maggior parte dei profughi sono diplomati o hanno un grado di istruzione superiore alla media italiana e sanno parlare l’inglese, a differenza “de noantri”. Sono esseri umani che stanno fuggendo dalle loro terre in guerra o dai loro paesi con regimi dittatoriali e vedono l’Italia solo come terra di passaggio per recarsi in Nord Europa o in attesa di rientrare nei loro paesi di origine.
Sono sicuro che anche Schiavi saprà accoglierli a braccia aperta ricordandosi anche delle nostre radici e onorando chi ha accolto i nostri nonni quando, dopo le grandi guerre, sono andati via dai nostri paesi sopratutto per regalare a noi un futuro migliore. Il diffondere la paura come si sta facendo sui social network e il diffondere il panico sopratutto tra gli anziani, non aiuta ad abbattere le barriere mentali che sono da ostacolo per una discussione pacata e libera da pregiudizi. Spero che il prossimo BANCHETTO ROMANO CON LA ANNESSA RACCOLTA FIRME sia fatto per parlare dei veri problemi di Schiavi e dell’Alto Vastese come quelli della viabilità e della sanità. Possiamo stare a parlare per ore di chi lucra con gli immigrati e di chi fomenta le rivolte, e nella Capitale ne sanno qualcosa, o delle politiche fallimentari in tema di migrazione dell’Europa, adesso però c’è da garantire una civile accoglienza ad esseri umani che sono le prime vittime di questo traffico indegno, e Schiavi , come i paesi vicini , saprà garantire sia uno scampolo di vita sereno ai profughi che tranquille passeggiate estive ai propri cittadini, vicini e lontani.
Ass. Enzo Fangio