• Editoriale
  • Referendum, arzigogoli e sofismi per confondere gli elettori

    Arzigogoli e Sofismi.

    Si riempiono la bocca del “combinato disposto riforma/legge elettorale” per parlare di attentato alla democrazia e robe varie, senza tener conto che la legge elettorale è una legge ordinaria che può essere modificata in pochi giorni. Nonostante l’attuale legge, chiamata Italicum, sia stata approvata da una larga maggioranza parlamentare, nessuno è pronto a fare le barricate per mantenerla così com’è.

    Pertanto, questo giochino del “combinato disposto” è sporco e inaccettabile, da chiunque provenga. E diventano sofismi (frasi logiche con risultati diversi da quelli che si vogliono far intendere) argomenti quali “la democrazia deve essere orizzontale, partecipata” “viene messo in discussione il livello di democraticità del sistema Italia”

    Sgombrato il campo da tale argomento chiaramente strumentale, non si contano le falsità. Siamo in presenza di una vera e propria truffa ai danni di coloro, e sono moltissimi, che non hanno i mezzi per una informazione accurata.

    Prima falsità: i senatori verrebbero nominati e non eletti.
    Falso!!! la legge elettorale per l’elezione dei senatori DEVE ESSERE ANCORA ESAMINATA ED EMESSA. La riforma dice solo che devono rappresentare i territori e conseguentemente essere scelti tra sindaci e consiglieri regionali. Si sta discutendo della possibilità di dare al cittadino due schede: una per l’elezione del consigliere e una per quella di senatore.

    Seconda falsità (sofisma): Verrebbe data l’immunità a 100 nuovi senatori.
    Falso e tendenzioso, classico sofisma!!! Attualmente i politici parlamentari con immunità sono 930 (peraltro trattasi di immunità ristretta, in quanto nessuno nega che il magistrato possa condurre indagini anche senza autorizzazione e nessuno nega che il parlamentare venga arrestato in flagranza di reato, sempre senza autorizzazione). Con la riforma l’immunità coprirà 715 parlamentari (215 in meno).

    Terza falsità: si risparmierebbero solo 50 milioni di euro.
    Falso e tendenzioso, altro sofisma!!!! Il risparmio di 50 milioni sbandierato dai comitato del no, con tanto di pezza d’appoggio della ragioneria dello stato, deriva dalla sola cancellazione delle indennità dei senatori. Non tiene conto, truffaldinamente, del risparmio dei costi variabili del senato (tutte le voci di spesa legata a ciascun senatore, come segreteria, assistenza, locali, addetti alla sicurezza, telefoni, computer, ecc..). Con 215 senatori in meno possono essere risparmiati fino ad oltre 250 milioni. Poi ci sono i costi legati alla definitiva cancellazione delle province e di 3000 poltrone provinciali, alla cancellazione del CNEL, alla cancellazione dei rimborsi ai gruppi politici regionali.

    Quarta falsità: la riforma introdurrebbe elezioni improprie dei senatori!!!
    Falso: la riforma costituzionale non fa menzione di elezioni; queste sono rimesse a una legge ordinaria che può essere modificata ogni volta lo si voglia.

    Quinta Falsità: Alcuni articoli della riforma sarebbero stati approvati con il ricorso al voto di fiducia!!!!!
    Falso: mai alcun articolo della riforma è stato votato con la fiducia. Mai.

    Sesta falsità: questo parlamento sarebbe illegittimo!!!!
    Falso: il parlamento è legittimato a fare tutto ciò che sta facendo da una sentenza della corte costituzionale.

    Troppi sofismi e Troppe falsità!!! Se il no dipenderà da queste questioni, saremo in presenza di una truffa.

    Quelli del no sembrano voler imitare il figlio di Eduardo De Filippo, in Natale a Casa Cupiello, che, a richiesta del padre “Te piace ‘o presepe” rispondeva “Nun me piace”, così, senza motivo alcuno e senza spiegazione alcuna. A loro dico: Nun te piace? e tenatille … a chiste!!! (non ti piace? Tieniteli questi signori della foto)

    Enzo C. Delli Quadri

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