Prende il via oggi in oltre trenta Paesi, tra Europa, Africa e Medioriente, la nuova campagna di sicurezza stradale promossa dalla Region I della FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile),a cui aderisce anche l’Automobile Club d’Italia. Lo slogan che la contraddistingue: “Se non sei lucido, non guidare”.

Attraverso differenti declinazioni, la campagna porta avanti un messaggio chiaro: mettersi alla guida solo se si è in pieno possesso delle proprie facoltà.
La stanchezza o l’assunzione di alcool, droghe e di alcuni medicinali possono avere un impatto molto forte sulle capacità di concentrazione e la velocità di reazione di chi è al volante, contribuendo ad accrescere il rischio di incidenti.
Perciò lo slogan scelto rimanda alla necessità di rimanere sempre lucidi alla guida.

ACI e Automobile Club Chieti partecipano alla campagna – supportata dalla FIA Foundation e dal FIA Safe and Sustainable Mobility Grants Programme – attraverso i propri canali social, sui quali verranno pubblicati dei brevi video che ricordano l’importanza di comportamenti attenti e rispettosi delle regole e degli altri sulla strada.
«Oggi è di fondamentale importanza» ha dichiarato il Presidente dell’ACI provinciale di Chieti, Mario Aloè, «creare i presupposti per far sì che i futuri utenti della strada siano in grado di adottare comportamenti più sicuri e consapevoli per la tutela della propria salute e di quella altrui. Come ha ricordato anche il Commissario Straordinario dell’ACI, Gen. Tullio Del Sette, quantità anche minime di alcol, o medicinali, così come la stanchezza – per non parlare delle droghe – possono compromettere gravemente la capacità di reagire, prendere decisioni e garantire la sicurezza nostra e degli altri.Invece mantenere il controllo significa riconoscere questi rischi e fare la scelta giusta prima di mettersi al volante».

Nella Provincia di Chieti gli ultimi dati relativi agli incidenti stradali, elaborati da ACI e Istat, risalgono all’anno 2023 (per quelli relativi, infatti, all’anno scorso bisogna aspettare ancora un altro po’) e parlano di 762 incidenti con 24 morti e 1.103 feriti. In tutta Italia le prime proiezioni per il 2024 registrano un numero pressoché stabile di vittime, con un aumento, invece, degli incidenti e dei feriti.
«Siamo preoccupati soprattutto per i giovani e le categorie vulnerabili» è stato il commento finale del Direttore provinciale, Roberto D’Antuono, «bisogna intervenire fin dalle più tenere età per ridurre il grave fenomeno dell’incidentalità stradale. Imparando da piccoli e impegnandoci poi da grandi a guidare sobri e vigili, potremo proteggere non solo la nostra vita, ma anche quella di tutti coloro con cui condividiamo la strada».