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  • Tesserini venatori, cacciatori dell’Alto Molise discriminati dalla Regione

    Discriminati, in campo sanitario, in quello dei collegamenti viari, dei servizi più in generale e ora anche in ambito venatorio. Nulla di nuovo sotto il sole. Cambiano gli assessori e le maggioranza in Regione, ma il trattamento riservato ai “montanari” è sempre il solito. I discriminati dalla Regione Molise sono, neanche a dirlo, i residenti dei paesi dell’Alto Molise, in questo caso i cacciatori. Nei giorni scorsi la Giunta regionale ha varato il nuovo calendario venatorio ed è iniziata la distribuzione dei tesserini venatori ai cacciatori. Ben sei le sedi indicate dall’assessorato retto da Nicola Cavaliere presso le quali ritirare il documento che di fatto autorizza alla caccia. Il problema è che nessuna di queste sei sedi è ubicata nell’Alto Molise.

    Primo da sinistra, l’avvocato Alfonso Tagliamonte

    A sollevare la questione Alfonso Tagliamonte, noto avvocato di Agnone e vera e propria istituzione nel mondo venatorio molisano e non solo: «Per il ritiro dei tesserini venatori sono stati penalizzati tutti i Comuni dell’Alto Molise. – spiega – I tesserini possono infatti essere ritirati presso le strutture regionali di Campobasso, Isernia, Termoli, Montenero di Bisaccia, Larino e Trivento». Manca nell’elenco la città di Agnone, “capitale” dell’Alto Molise appunto. Nonostante in Alto Molise ci siano strutture pubbliche regionali, addirittura con personale ancora in servizio, come la ex Comunità montana, da decenni in via di liquidazione, e altri uffici della Regione legati al comparto agricolo.

    A destra l’assessore regionale Nicola Cavaliere

    Così Tagliamonte chiede pubblicamente all’assessore Cavaliere il «motivo per cui è stata esclusa la struttura di Agnone che serve tanti comuni dell’Alto Molise». «Assessore Cavaliere rimedia oppure spiegaci i motivi» chiude l’avvocato Tagliamonte.

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