Ha fruttato circa 55 mila euro il colpo messo a segno la notte scorsa al Cup dell’ospedale di Atessa. I ladri, dopo aver parcheggiato l’auto proprio davanti l’edificio, sono penetrati attraverso una finestra laterale, trovata poi forzata. Una volta all’interno, hanno preso di mira la cassaforte dello sportello Bancomat della Bper, rifornito di contante proprio ieri mattina, e ripulita di tutti i soldi, circa 50 mila euro, dopo averne forzato il portellone di chiusura con la fiamma ossidrica. Ma non soddisfatti del bottino, hanno cercato anche la cassaforte del Cup, collocata in una stanza attigua adibita alle funzioni amministrative, e dopo averla aperta con la stessa modalità, hanno prelevato l’incasso della giornata, pari a circa 4.400 euro, avendo cura, però di lasciare sul pavimento il denaro metallico arroventato dalla fiamma del cannello da taglio utilizzato. Ma si trattata di pochi spiccioli, circa 100 euro a monete da 1 euro e vari centesimi.
A dare l’allarme sono stati alcuni operatori del Pronto Soccorso, che insospettiti da rumori provenienti dalla parte del piazzale hanno raggiunto il primo piano dell’edificio per verificare di cosa si trattasse. Così, scorgendo da una finestra scintille all’interno del Cup, immediatamente hanno avvertito i Carabinieri della locale Compagnia, ma i malviventi, che evidentemente avevano già completato il lavoro, si sono dati alla fuga prima dell’arrivo della pattuglia. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, la banda era composta da tre persone, una a fare da palo rimasta in macchina, mentre gli altri due, esperti nell’utilizzo di fiamma ossidrica e arnesi da scasso, hanno assaltato gli armadi di sicurezza posti all’interno dell’edificio. E’ forte il sospetto che avessero tenuto sotto controllo i movimenti degli addetti della banca, avendo quindi la certezza di trovare lo sportello rifornito di contante.
Intanto nelle giornate di lunedì e martedì il Cup resterà chiuso in attesa che venga dotato di una nuova cassaforte, dove il denaro va custodito per obblighi di legge.