“Dopo l’approvazione all’unanimità del Consiglio regionale che conferma l’ospedale ‘San Francesco Caracciolo’ struttura di area particolarmente disagiata, abbiamo deciso di stilare un documento tecnico al fine di rendere operativi i servizi sanitari ritenuti indispensabili a tutela della salute pubblica nelle aree interne. Se fino ad oggi lo status di struttura di area particolarmente disagiata è stato rappresentato esclusivamente sulla carta – di fatto è mancata l’attuazione di numerosi servizi – con questo documento è nostra intenzione impegnare i commissari alla Sanità regionali ed il Governo centrale a dare seguito a quanto previsto dal decreto Balduzzi”.
E’ quanto annuncia il capogruppo del M5S in Consiglio regionale, Andrea Greco che inoltre spiega. “Il documento nasce dal basso ed è frutto di un percorso tracciato e condiviso con tecnici, associazioni e addetti ai lavori che hanno apportato un contributo fondamentale, al fine di vedere erogate prestazioni sanitarie fondamentali per le popolazioni delle zone periferiche del Molise”.
Il documento sarà illustrato ai sindaci dei territori dell’Alto Molise e Alto Vastese lunedì 6 luglio, nella sala conferenze dell’ex convento dei padri Cappuccini di Agnone a partire dalle ore 17,30. “Con i primi cittadini, ai quali chiederemo la sottoscrizione del documento tecnico”, aggiunge Greco invitati a prendere parte all’evento anche il presidente della Regione, Donato Toma e i rappresentanti delle forze politiche regionali nonché il vescovo di Trivento, Claudio Palumbo.
“Ancora una volta – ribadisce il politico agnonese – il perseguimento di un interesse unico, quale la tutela della salute dei cittadini, non ha colori o steccati politici e quindi bisogna agire tutti insieme. Nel ricordare l’importanza dell’ospedale ‘Caracciolo’ quale presidio territoriale a cavallo di due regioni e quattro province – conclude – con questo documento intendiamo rafforzare quando deciso dal Consiglio regionale che nei giorni scorsi ha dato un indirizzo chiaro ed inequivocabile su quello che dovrà essere il nuovo Pos nel quale l’ospedale agnonese dovrà avere un ruolo preciso”.