«Zero investimenti, ritorno situazione pre covid in dimagrimento costante, ulteriori tagli; altro che potenziamento della sanità territoriale, a fronte, invece, di una riduzione della spesa ospedaliera e con l’aumento previsto dei budget per acquisto prestazioni ospedaliere ed ambulatoriali da privato».
E’ la lucida analisi fatta da don Francesco Martino, già cappellano ospedaliero al “Caracciolo” di Agnone e responsabile della pastorale sanitaria della diocesi di Trivento, a commento delle recenti notizie in merito alla spesa sanitaria.
«A chi trionfalmente dice che con il DEF la spesa sanitaria aumenta di 2 mld l’anno nel 2022, 2023 e 2024 faccio notare che l’aumento quest’anno era di 2,7 mld, e nei prossimi anni avrà aumenti pari a 1,72%, 1,69% e 1,66%, quindi in dimagrimento costante. – continua il sacerdote, nella sua veste di segretario nazionale del Coordinamento Italiano Sanità Aree Disagiate e Periferiche (CISADEP) – Mentre oggi la spesa sanitaria rispetto al pil è del 7,3%, si prevede di scendere già per il 2022 al 6,7% per poi planare verso il 6,3% del 2024. Non ci prendessero in giro, Partito democratico compreso. Siamo stufi di propaganda, i numeri sono numeri».