SCHIAVI DI ABRUZZO – Centro accoglienza profughi a Schiavi di Abruzzo, il comitato di cittadini chiede l’accesso agli atti in Prefettura.
«Nei giorni scorsi una delegazione di cittadini di Schiavi ha inoltrato, a mezzo dei legali, ovvero io ed il mio collega Michele Livani, entrambi del foro di Roma, istanza di accesso agli atti alla Prefettura di Chieti. – spiega l’avvocato Domenico Liberatore, originario di Castiglione Messer Marino, incaricato di curare gli interessi del comitato – Abbiamo sottolineato che il Ministero dell interno, dipartimento per le Libertà Civili e l’immigrazione, con nota dell’ 8.01.14, rappresentava espressamente alle Prefetture di individuare strutture preferibilmente non alberghiere ed in stretto raccordo con gli enti locali, quindi con le amministrazione comunali».
Nel caso di Schiavi la struttura individuata è proprio un ex albergo in disuso da anni. Inoltre il Comune e il sindaco Luciano Piluso in particolare pare non siano stati informati dell’attivazione del centro di accoglienza, almeno secondo le dichiarazioni rese alla stampa dal primo cittadino. Dichiarazioni che però contrastano con la realtà dei fatti: nelle scorse settimane persone vicine all’amministrazione comunale hanno contattato ragazze del posto cercando manovalanza per fare le pulizie proprio in quella struttura. E in effetti più di qualcuno sta già lavorando in quei locali.
Inoltre quell’immobile è stato per anni, dopo la chiusura, nella effettiva disponibilità del Comune. E’ noto a tutti, in paese, che spesso l’ex albergo è stato utilizzato da persone vicine all’amministrazione, parenti di amministratori, amici e affini, per il cenone di fine anno ad esempio, o per altri momenti conviviali e di festa (carnevale e via elencando, ndr).
Recentemente, a giugno scorso, l’immobile ha ospitato la Festa del vento organizzata dalla Floew con il patrocinio dell’amministrazione comunale.
Dunque il Comune, che ha sempre avuto le chiavi della struttura, nella persona del sindaco Piluso avrà saputo che da qualche mese ormai in quell’immobile vanno avanti pulizie e interventi di vario tipo oppure no? Avrà dovuto consegnare le chiavi a qualcuno oppure no?
Intanto per domani è previsto, con inizio alle ore 17 presso i locali della ex scuola elementare accanto alla farmacia comunale, un incontro pubblico con la cittadinanza e i responsabili della cooperativa Matrix organizzato dall’amministrazione comunale.
Un’assemblea tardiva, dopo venti giorni dal lancio della prima notizia sull’apertura del centro di accoglienza, convocata in un giorno feriale, lavorativo, forse nell’intento da parte degli organizzatori di scoraggiare la partecipazione degli schiavesi residenti a Roma. Tra l’altro i manifestini di convocazione sono stati affissi solo ieri, dunque appena due giorni prima dell’evento. E come se non bastasse le previsioni meteo per domani parlano di abbondanti nevicate e temperature ancora in calo. Insomma, una serie di fattori, ambientali e “sindacali”, che realisticamente faranno andare quasi deserta la riunione di domani. E probabilmente è proprio quello l’intento.
Francesco Bottone
effebottone@gmail.com
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