Pace fatta, ammesso che ce ne fosse mai stato bisogno, tra il sindaco Saia e la candidata Caterina Cerroni. La giovane e brillante esponente Dem ha scelto la “sua” Agnone per chiudere la campagna elettorale. E a fine evento non poteva mancare la foto di rito con il sindaco, esponente di centrosinistra, che nei giorni scorsi è stato sfiorato dalle polemiche per aver preso parte ad un evento elettorale di centrodestra.
Anche al momento del lancio della candidatura di Caterina Cerroni il sindaco Saia, sempre pronto ad intervenire su qualsiasi questione, non ha mostrato particolare entusiasmo a differenza di qualche altro esponente della sua maggioranza in Comune, come ad esempio l’assessore Enrica Sciullo.
«La nostra candidata Caterina Cerroni in corsa al proporzionale della Camera ha concluso la sua campagna elettorale qui ad Agnone. – ha commentato striminzito il sindaco Saia – Tanta emozione e gioia nella narrazione di un percorso in cui abbiamo condiviso tante esperienze. In bocca al lupo Caterina, siamo certi che saprai rappresentarci al meglio». Perché non certo in Molise, ma nel Lazio, dove è ugualmente candidata, la ex consigliera comunale di Agnone ha concrete possibilità di essere eletta.
«Per un punto nascite, per un reparto di chirurgia, per un ospedale di montagna, può succedere che una singola parola in una legge faccia la differenza tra un diritto e un’ingiustizia. – ha ricordato Cerroni nel corso del suo appassionato intervento – Potenziare il trasporto pubblico in un Paese attraversato da migliaia di chilometri di linea ferroviaria a binario unico può rappresentare una scelta giusta oltre che ecologica. Pianificare con una cabina di regia nazionale una transizione ecologica e digitale per colmare i divari infrastrutturali e creare posti di lavoro può riempire di opportunità il diritto a restare. Per cambiare quella parola, per risolvere quel divario, per allargare le opportunità occorre pretendere una politica per noi».
Semplificazione e “sburocratizzazione”, apprendistato, tutele sul lavoro soprattutto delle lavoratrici, sono stati alcuni dei temi toccati da Caterina Cerroni nel corso del suo intervento. «Non sono stata nelle istituzioni, ma non sono certo nuova della politica. – ha dichiarato Cerroni – Abbiamo provato a presentare, come giovani Dem, un emendamento affinché l’ospedale di Agnone diventi di area disagiata come obbligo di legge, appunto, e non come possibilità. Purtroppo quando non hai una rappresentanza territoriale all’interno delle istituzioni a Roma non è facile far passare alcune questioni. In Molise il diritto alla salute non è garantito e allora bisogna aprire a livello parlamentare una riflessione sul commissariamento, che evidentemente non funziona.
Il debito sanitario regionale del Molise deve essere azzerato, perché il bilancio regionale non viene prima del diritto alla vita delle persone. Per fare medicina territoriale è necessario che in ogni paese ci sia un medico, un infermiere e una ambulanza in grado di arrivare ad un Pronto soccorso in tempo utile per salvare una vita. Non è chiedere la luna, è chiedere il minimo. E noi in Alto Molise non abbiamo garantito neanche il minimo. E’ impossibile parlare di sviluppo di un territorio se non ci sono i diritti e le infrastrutture di base. Questo è il cuore della nostra campagna elettorale». «Nessuno può farlo per te, ma non devi farlo da sola. E’ una frase che ho letto giorni fa su una rivista, – ha chiuso Caterina Cerroni – Il mio “non devi farlo da sola” siete voi agnonesi».
Francesco Bottone