«Il futuro ed il cambiamento sono nelle aree interne. È dove il termine comunità non è un sostantivo astratto, ma una realtà. È nei giovani, liberi da stereotipi e impegnati nella difesa dei territori e dei loro valori. È, soprattutto, nell’impegno a difesa dei valori di democrazia e libertà. L’impegno continua oggi più che mai». Così l’assessore comunale al sociale, Enrica Sciullo, commenta i lavori del recente congresso del Pd agnonese, quello durante il quale è avvenuto il passaggio di consegne tra la segretaria uscente Michela Cerbaso e la nuova dirigente locale del partito, Agnese Guerrizio. Tra gli ospiti dell’evento politico anche Caterina Cerroni che ha fatto gli onori di casa accogliendo e introducendo la dirigente nazionale Marta Bonafoni.
«È stato molto ma molto di più di un congresso di circolo. – commenta con entusiasmo quest’ultima – Ad Agnone, nel cuore del Molise, dove esiste una fonderia millenaria che è la fabbrica delle campane del mondo, ho conosciuto lo spazio di una possibilità, che vive tra le pieghe troppo spesso nascoste del Partito democratico. Lo sapevo prima di partire che è dai “margini” che si possono comprendere meglio i processi, quelli in corso e quelli da intraprendere. Ma Agnone mi ha stupita, mettendo in gioco tre ferite che abbiamo il dovere di ricucire: quella territoriale, le tanto citate aree interne del Paese che dopo anni di disattenzione o sguardo miope abbiamo consegnato alla destra e al non voto; ma anche le ferite da rimarginare del rapporto tra i generi, le donne dell’Italia di mezzo più disuguali degli uomini, e tra le generazioni, i giovani che vanno via da casa per non tornare più».
«Ad Agnone, nel corso di un congresso di circolo appassionato ed emozionante, – ha aggiunto Bonafoni – improvvisamente due di queste ferite hanno preso a rimarginarsi davanti ai nostri occhi, con il passaggio di consegne tra la segretaria uscente, Michela Cerbaso, e quella eletta per acclamazione, Agnese Guerrizio. Due giovani ventenni forti e meravigliose. È stata una gioia e un sollievo prendere parte a questo piccolo grande evento. Perché allora c’è speranza, per noi tutte e tutti. Grazie a Caterina Cerroni, per avermi aperto le porte della sua preziosa comunità politica».
Francesco Bottone