L’avventura di Agnone Capitale della Cultura continua con “Cantiere Città”, il percorso promosso dal Ministero della Cultura per valorizzare i progetti dei Comuni arrivati finalisti al concorso nazionale. «Come vi avevamo anticipato, infatti, – spiega il sindaco di Agnone, Daniele Saia, di ritorno dalla Capitale – le proposte presenti nel dossier “Fuoco, dentro. Margine al centro” non andranno perse. Si punta su tre idee in particolare: la realizzazione di un festival delle aree interne, l’apertura di un museo “Porta del Molise”, la spinta sulla collaborazione tra ‘Ndocciata e altri riti cerimoniali del fuoco».
Questi, dunque, i tre asset sui quali punterà Agnone per la messa in campo del progetto “Cantiere Città”, che sono stati illustrati dal sindaco Saia presso la sede del Ministero della Cultura a Roma. Ma di cosa si tratta nello specifico? Se le città insignite del titolo, nel corso degli anni, hanno potuto beneficiare di finanziamenti per la realizzazione dei progetti vincitori, cosa è possibile offrire a quelle città che, pur non risultando vincitrici, abbiano concluso l’iter di candidatura con progetti di alta qualità? Questa è la domanda che si posta il Ministero della Cultura. E la risposta è stata, appunto, “Cantiere Città”, cioè una iniziativa rivolta alle città finaliste della sfida “Capitale italiana della cultura” che ha visto soccombere Agnone, sorpassata dalla città de L’Aquila forse grazie a qualche aiutino giunto dalla politica romana. Obiettivo è valorizzare e promuovere i progetti ideati dalle città concorrenti in fase di candidatura, per non disperdere le idee formulate, le relazioni avviate, le persone coinvolte. Il Ministero della cultura e la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali propongono quindi alle città finaliste, su tutto il territorio nazionale, un «percorso di consolidamento delle capacità progettuali e di accompagnamento specifico per dare un futuro alle proposte elaborate». Un cantiere permanente di costruzione, all’interno del quale, in spirito collaborativo e non più concorrenziale, un ampio ventaglio di attori interessati si confronta e lavora su temi e con strumenti per la città culturale. Avviato nel 2022, “Cantiere Città” offre un percorso che, combinando attività di capacity building ad azioni di accompagnamento “su misura” e coinvolgendo i rappresentanti delle amministrazioni comunali, i progettisti dei dossier, i soggetti provenienti dalle industrie culturali e creative, dal terzo settore e dalla società civile, è utile alle amministrazioni comunali per rimettere in gioco i propri progetti, attuare ciascuna il proprio programma culturale e consolidare reti e partenariati. Partendo dai dossier di candidatura, dopo una fase di attento ascolto delle città, il percorso è strutturato per consolidare le capacità progettuali dei proponenti; individuare soluzioni che ne favoriscano la sostenibilità; promuovere e rafforzare la nascita di reti territoriali tra enti pubblici, privati e portatori di interesse. Il programma di quest’anno, nella sua terza edizione, è rivolto alle città finaliste di “Capitale italiana della cultura” 2026, quindi: Agnone, Alba (CN), Gaeta (LT),Latina, Lucera (FG), Maratea (PZ), Rimini, Treviso, Unione dei Comuni Valdichiana Senese.
Aiutini di che sempre con queste storie finitela e siate seri e professionali basta accettate quello che hanno deciso gli addetti ai lavori.