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  • Surroghe in Consiglio a Belmonte: Di Santo si dimette, entra Nibbio. Scoppa verso l’espulsione

    Esce Di Santo, entra Nibbio. Non è la cronaca da bordo campo di un incontro di calcio, ma quanto accade in Consiglio comunale a Belmonte del Sannio. Venerdì sera l’assise civica si è riunita per procedere alla surroga di un consigliere comunale, dopo le dimissioni della eletta Noemi Di Santo. Un semplice avvicendamento, almeno secondo quanto riferisce il capogruppo della minoranza Tonino Paglione, ma che in realtà potrebbe essere semplicemente l’esito finale dei problemi e delle frizioni che pare ci siano tra i banchi dell’opposizione.

    Da sinistra le consigliere comunali Adele Scoppa e Noemi Di Santo

    I fatti comunque sono questi: la consigliera Noemi Di Santo ha rassegnato le dimissioni dalla carica elettiva e così entra in Consiglio comunale il primo dei non eletti, cioè Manuele Nibbio, che vanta già precedenti esperienze in quella stessa sede. Una sostituzione, che in termini politici si chiama surroga, che il Consiglio ha dovuto ratificare. Al di là dei tecnicismi amministrativi, resta il dato politico di una eletta che si è dimessa, forse in polemica con il “dirigismo” del capogruppo Paglione. Lo stesso, tuttavia, getta acqua sul fuoco delle polemiche: «Dopo le elezioni svoltesi l’anno scorso, all’esito delle quali la nostra lista riportò la nota sconfitta, tra noi candidati si pattuì che durante il quinquennio ci saremmo alternati nel ruolo di consiglieri di minoranza. In virtù di quanto innanzi e per ragioni di lavoro e famigliari, Noemi Di Santo si è dimessa e ha lasciato posto al neo consigliere Nibbio Manuele».

    Il leader della minoranza, Tonino Paglione

    Insomma, un avvicendamento concordato già nella fase elettorale dello scorso anno, questo sostiene il capogruppo di minoranza, che poi offre in pasto all’opinione pubblica i soliti motivi personali e lavorativi che impedirebbero alla ormai ex consigliera Di Santo di svolgere adeguatamente le sue funzioni. «Dopo le elezioni il gruppo di candidati della lista civica ha continuato a lavorare coeso per rappresentare in seno al Comune i cittadini che li hanno sostenuti. – assicura Tonino Paglione – Anche Noemi Di Santo rimane membro attivo del gruppo e continuerà a lavorare nei progetti della minoranza».

    Il gruppo di opposizione a Belmonte del Sannio

    E fin qui la posizione ufficiale dell’opposizione, che tuttavia non corrisponde in pienezza alle voci che circolano negli ambienti della politica locale. L’ex consigliera Di Santo, infatti, era considerata molto vicina alla candidata sindaca sconfitta Adele Scoppa, già da tempo in rottura con il capogruppo Tonino Paglione. Anche nel recente passato Scoppa votò in maniera difforme dalla minoranza, diventando una spalla della maggioranza guidata da Errico Borrelli, dando il suo contributo alla approvazione dell’assestamento di bilancio. Da allora i già tesi rapporti in seno al gruppo di opposizione si sono ulteriormente deteriorati e le dimissioni di Noemi Di Santo pare possano inserirsi proprio nel solco di questi attriti intestini.

    Con l’ingresso in Consiglio comunale di Manuele Nibbio si rafforza la “corrente” interne di Paglione, a danno ovviamente di quella rappresentata dalla ex candidata sindaca Adele Scoppa. E dai rumors che arrivano dalla casa municipale pare che proprio Nibbio e Paglione stiano già procedendo alla espulsione, ormai imminente, di Adele Scoppa dal gruppo di minoranza. Tra l’altro con l’uscita di scena della consigliera Noemi Di Santo si riduce ancor di più la rappresentanza femminile in seno all’assise civica di Belmonte del Sannio. Ad oggi resta in Consiglio solo Adele Scoppa.

    Quest’ultima, insieme alla collega Di Santo, venne proposta al sindaco Borrelli in fase di composizione della Giunta, forse anche un po’ provocatoriamente, al fine di dare concreta applicazione alla normativa sul rispetto delle cosiddette quote rosa. Il primo cittadino, infischiandosene della parità di genere, nominò invece due maschi in seno all’esecutivo, e entrambi ancora in carica. Ma questi sono problemi, per così dire, della maggioranza. In minoranza, invece, Paglione ne esce rafforzato a livello personale, perché Nibbio è notoriamente un suo uomo di fiducia, mentre in linea generale l’opposizione è ormai composta da soli due elementi, perché Adele Scoppa, in odore di espulsione, è sempre più vicina al gruppo di Borrelli.

    Francesco Bottone

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